IACOPO NATHAN
Cronaca

Pontello: "F di Firenze, quel logo ha fatto storia. Lo stroncarono, il tempo è galantuomo"

Sulle divise della Fiorentina è tornato ufficialmente lo stemma degli anni ’80, che fu introdotto, tra le polemiche, dal conte Flavio Il nipote Niccolò, ex vicepresidente: "L’annuncio ci ha stupito, peccato che nessuno della società si sia fatto vivo con noi"

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Firenze, 6 agosto 2021 -  Firenze, città di scrittori e poeti, città di infinite polemiche. Se poi si aggiunge anche la Fiorentina, per una città che da sempre sanguina viola, le discussioni non possono che essere ulteriormente amplificate. Il giglio alabardato che torna sulle divise ha creato molto scalpore tra tutti i tifosi, tra chi era favorevole al vecchio logo anni ’80, e chi lo associa ad un ricordo negativo. Chi quello stemma l’ha visto nascere è sicuramente Niccolò Pontello, ex vicepresidente della Fiorentina e nipote del conte Flavio Pontello.

Pontello, si aspettava che la Fiorentina riportasse sulle divise il “vostro“ giglio? "Sinceramente non ce lo aspettavamo, è stata una sorpresa. Sono contento che l’attuale società abbia deciso di ripescare un simbolo che negli anni ’80 ha avuto una certa importanza. Forse avrebbe potuto portare anche più fortuna, ma mi auguro che dia gli stessi risultati che ha dato a noi all’attuale proprietà. Dall’ultimo scudetto, con quel logo la Fiorentina è arrivata seconda nel 1982, in un campionato quantomeno singolare, e in finale di Coppa Uefa".

La società ha contattato la vostra famiglia per usare il marchio? "Purtroppo nessuno della nostra famiglia è stato contattato dalla attuale proprietà, ma non è un problema. In questo mondo scarseggiano educazione e cortesia".

Può raccontare la storia di questo giglio? C’è ancora chi ne parla come di una trovata pubblicitaria "Ecco, voglio subito mettere in chiaro questa cosa. Il nostro giglio, con la J.d. Farrows non ha niente a che vedere. Lo acquistammo da una società, all’inizio non eravamo convinti neanche noi, ma poi ci piacque. La F sta per Firenze e Fiorentina, che poi possiamo dire siano la stessa cosa".

L’ha stupita il fatto che i tifosi si siano nuovamente divisi per la scelta del vostro stemma? "Non so che motivazioni abbiano spinto la Fiorentina a tornare su questo logo, ma ho visto che negli anni molte società hanno guardato al loro passato. Fu molto criticato anche all’inizio, ma il tempo è galantuomo, ed è diventato un simbolo iconico. Per chi negli anni ’80 era abbastanza grande da vivere la Fiorentina in prima persona, non può che evocare ricordi positivi. Con il nostro giglio, la Fiorentina aveva ben 5 campioni del Mondo del 1982 in campo, oltre al capitano della nazionale argentina, Passarella, e di quella brasiliana, Socrates. Questo giglio ha fatto la storia, non solo di Firenze e della Fiorentina, ma di tutto il calcio".