
Bagnare le piante a volte non basta
Firenze, 20 luglio 2023 - Come riuscire ad avere una terrazza fiorita ed un appartamento ravvivato da piante anche durante un’estate rovente come questa? E chi va in ferie come deve fare?
Facciamoci dare un po’ di consigli da chi è del mestiere. Con Emanuele Rossi di ‘Arte e Fiori Firenze’ di via Fontana, a San Jacopino, forniamo delle idee anche a chi non ha propriamente il pollice verde.
Per gli esterni
Per la terrazza, Rossi consiglia un Hibiscus, che ha il pregio di poter stare al sole anche tutto il giorno. Ha necessità di annaffiature regolari, giornaliere o al limite a giorni alterni.
Un’altra buona idea è rappresentata dalla Dipladenia che, come l’Hibiscus, resiste bene al caldo. Ma è bene che non sia tutto il giorno esposta al sole: meglio limitarsi a mezza giornata. Ha una fioritura che dura anche fino a settembre e necessita di acqua solo quando il terreno è secco. Molto adatta agli esterni è anche la Portulaca. Ha molta acqua all’interno delle foglie e può stare anche tutto il giorno al sole. Per l’annaffiatura, basta provvedere ogni 2-3 giorni. Ma, certo, dipende dall’esposizione.
Gli errori più comuni
Molte persone sbagliano dando troppa acqua alle piante. Specialmente quando è molto caldo come in questo momento, la tentazione di far ‘bere’ di più anche i nostri vasi è forte. Ma è sbagliatissimo. “Bisogna essere attenti all’umidità del terreno - spiega Rossi -. Consiglio sempre di infilare un dito nella terra. Se è umida, meglio attendere. E, comunque, in generale è meglio aspettare un giorno in più che rischiare di dare acqua un giorno prima. Se il terreno è zuppo d’acqua le radici marciscono. Una pianta secca talvolta si recupera. Ma quando le radici sono marce non c’è niente da fare. Parrà strano, ma il vero problema delle piante da appartamento è che spesso muoiono per troppa acqua”.
Quando annaffiare
“Bisogna annaffiare la sera o la mattina presto. Bisogna evitare le ore centrali perché l’acqua surriscaldandosi può dar fastidio alla pianta”.
E se uno parte per le ferie?
“Se ci si assenta per le vacanze - spiega Rossi, - si può optare per le cosiddette ‘carotine’, che rilasciano umidità nel terreno. Sono avvitate come dei tappi ed essendo in cotto rilasciano l’acqua all’interno del terreno.”. Vanno infilate nel collo di una bottiglietta d’acqua ed infilate nel vaso. Con questo sistema le nostre piante sopravvivono una settimana. E per chi va via più tempo? L’unica vera alternativa è l’impianto di irrigazione, che consente di “andar via di casa anche per tre mesi”. Può essere regolato in base alle più diverse necessità e risolve pienamente il problema dell’annaffiatura.
Piante da interno
Per quanto riguarda gli interni, “ci sono diverse piante adatte anche a chi non ha il pollice verde”, continua Rossi. “Sono piante che resistono anche venti giorni senza acqua, come la Sanseveria e la Zamia. Resistono bene anche con poca luce”, assicura. Col fiore, ecco poi lo Spathiphyllum, che va annaffiato una volta a settimana. Quando ha sete, abbassa tutte le foglie “come se stesse chiedendo pietà”, sorride il fioraio. Occhio poi ai “ristagni idrici, perché le piante da interno non hanno modo di far evaporare l’acqua”. Dunque aumenta il rischio di farle marcire. Per non parlare poi delle zanzare…
Un’altra idea per gli interni? “I filodendri sono resistenti e vanno annaffiati una volta a settimana, anche ogni dieci giorni”, aggiunge Rossi.
In caso di ferie
Per le piante da interno, in caso di assenza da casa di un mese esistono dei gel appositi. Bisogna prima bagnare bene il terreno e, poi, le bottigliette vanno infilate a testa in giù. A seconda della grandezza del vaso ne può servire più di un una. Per 20-30 giorni si sta dunque tranquilli. Un’unica accortezza: lasciare un pochino di luce in casa per aiutare le foglie a rimanere verdi.
I benefici di una casa verde
“Essere circondati dalle piante - dice Anna Lenzi, ricercatrice Unifi di Orticoltura e floricoltura, - è sempre benefico anche dal punto di vista dell’umore. Il verde è un elemento positivo per la nostra salute. Per quanto riguarda le piante da appartamento, in generale amano il caldo. Quindi direi che le cure non cambiano in maniera sostanziale in questo momento rispetto agli altri mesi. È bene evitare l’esposizione diretta alla luce. Allo stesso tempo, si deve sapere che se si tengono le finestre chiuse per evitare che entri il calore le piante possono soffrire”. E le piante da esterno? “Con questo caldo un po’ soffrono, quindi ben vengano dei sistemi di ombreggiamento - prosegue Lenzi -. Un balcone ricco di piante ha sicuramente un effetto di mitigazione del clima. Pertanto, chi resta in città d’estate trova un po’ di beneficio da una terrazza verde, ombreggiata”.
Le piante purificano l’aria
“I benefici delle piante negli ambienti chiusi sono riconosciuti anche in termini di purificazione dell’aria - ricorda Lenzi -. Le felci hanno buone proprietà da questo punto di vista. Consigliata anche la Sansevieria, particolarmente resistente al caldo. Una buona alternativa? Il classico Ficus”.