
L'albero di Natale al Piazzale Michelangelo
Firenze, 7 dicembre 2020 - È alto ben 18 metri di verde, curato e rigoglioso, è arrivato da Montemignaio, provincia di Arezzo, il ‘Paese dell'albero di Natale’. E durante queste feste dominerà Firenze dall'alto, dal piazzale Michelangelo, uno degli alberi di Natale che il sindaco Dario Nardella accenderà questa sera. Per trasferirlo, all'alba di martedì scorso, è stato necessario un trasporto eccezionale.
La punta di abete è stata fornita al Comune di Firenze dall'azienda agricola Baggiani Andrea e Daniele, padre e figlio che da anni portano avanti quest'attività e che, "anche in questo difficile Natale funestato dalla pandemia, sono comunque presenti con la loro produzione in molte città italiane, oltre a Firenze anche ad Ancona e a San Gimignano, solo per citare alcuni esempi, per dare un segno di speranza e guardare con un po' di fiducia al futuro", fanno sapere con un comunicato. Grazie alla produzione di abeti Montemignaio è uno degli esempi di come la montagna e la sua gente possono curare l'ambiente, salvaguardando quello che la natura può dare all'uomo e ciò che l'uomo può ottenere senza snaturare l'ambiente stesso. Gran parte degli alberi di Natale che arrivano alla grande distribuzione italiana, come nelle strade delle città, viene proprio da Montemignaio e dal Casentino e la loro produzione ha permesso di dare linfa vitale ad alcuni paesi che rischiavano altrimenti di non offrire nessun tipo di futuro alle nuove generazioni. "Andrea e Daniele Baggiani, padre e figlio, sono tra queste aziende che hanno saputo coniugare antiche lavorazioni con la modernità", sottolinea il comunicato. Inoltre nei giorni scorsi sono arrivati in città altri due grandi alberi di Natale, che quest’anno hanno viaggiato in direzione del capoluogo della Toscana, quale dono per le Feste della valle ladina, in particolare del Comune di Moena.
Il sindaco Dario Nardella, che trascorre spesso le vacanze con la famiglia in Fassa, ha chiesto di rinnovare il sodalizio, per l’arredo natalizio della sua città, all’Azienda per il Turismo della Val di Fassa, che ha subito avviato l’operazione, sostenendo le spese di trasporto, in piena collaborazione con l’amministrazione di Moena. Sebbene ci si prepari a un Natale intimo, che ne rivaluterà il suo pieno significato, nelle città più belle d’Italia così come nei paesi della Val di Fassa, non si rinuncia a uno dei suoi i simboli principali: l’albero addobbato e illuminato, appunto. Così un abete rosso di circa 12 metri d’altezza, prelevato dal San Pellegrino, è stato collocato, come l’anno scorso, nella splendida piazza Duomo di fronte alla cattedrale di Santa Maria del Fiore, al Battistero di San Giovanni e al Campanile di Giotto. Opportunamente addobbato, le sue luci saranno accese, non come da tradizione l’8 dicembre, ma il 7 dicembre e l’accensione andrà in streaming e sui canali social del Comune e del sindaco Nardella. Il secondo albero, un altro abete rosso di 5 metri , che nei giorni scorsi è stato individuato nella zona di Ronchi, è destinato invece, alla Fondazione Andrea Bocelli a San Firenze.