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Firenze, aperti a Ferragosto gli Uffizi, Palazzo Pitti e il giardino di Boboli

E dal primo settembre l’ex reggia medicea torna visitabile per tutto il giorno

Uffizi

Firenze, 13 agosto 2020 - Il giorno di Ferragosto saranno aperti gli Uffizi, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli. Gli orari di visita saranno quelli ordinari: la Galleria degli Uffizi dalle 9 alle 18,30; il Giardino di Boboli dalle 8,45 alle 18,30; e Palazzo Pitti dalle 8,30 alle 13,30. 

A Palazzo Pitti, per coloro che entrano prima delle 9,25, è attiva la riduzione di metà prezzo sul biglietto. Ma per l’ex reggia medicea ci sono novità in arrivo: dal 1 settembre infatti Palazzo Pitti tornerà aperto per tutta la giornata, fino alle 18,30, per venire incontro all’aumento dei visitatori registrato in questi mesi estivi. Il trend positivo delle presenze è stato innescato anche dall’introduzione del Passpartout 5 Days, lo speciale biglietto che consente di accedere a tutti i luoghi del complesso museale nell’arco di ben 5 giorni dall’attivazione del ticket. Restano ovviamente in vigore, in tutti gli spazi delle Gallerie degli Uffizi, le norme antiCovid.  Al Giardino di Boboli i visitatori potranno anche ammirare ‘Give’ di Lorenzo Quinn, l’ultima creazione dello scultore noto per le sue grandi installazioni di mani. Si tratta di un dono dell’artista e della sua galleria alla città di Pietrasanta, dove a settembre sarà installato nel Parco Internazionale di Scultura e dove farà parte di un progetto Onu contro il cambiamento climatico. Quinn, conosciuto al grande pubblico per le mani installate in Canal Grande a Venezia nel 2017 durante la Biennale dell'Arte, torna ad esplorare i significati del suo soggetto preferito. La nuova opera, esposta con il contributo della Fondazione Ginevra Olivetti Rason, simboleggia il senso del donare senza ricevere. Secondo l’artista l’ispirazione è maturata dal rapporto tra l’umanità, il mondo e in particolare la natura che ha sempre dato e continua a dare senza pretendere niente in cambio. L'artista ha realizzato la scultura in resina e materiale riciclato, in modo da trasmettere un messaggio basato sulla sostenibilità ambientale. La mano di un uomo si unisce a quella di una donna per sottolineare il valore del dare. L’opera è portatore di un messaggio di pace rivolto all’umanità e simboleggiato da una pianta di ulivo. Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: "Ancora una volta gli Uffizi si rendono protagonisti di un’iniziativa artistica che collega il capoluogo con un’altra città sul territorio della Toscana. Il giardino di Boboli temporaneamente accoglie un'opera destinata a Pietrasanta, per richiamare insieme il rispetto, l’attenzione e la tutela dovuti all’ambiente e al nostro bellissimo paesaggio”.

 

Maurizio Costanzo