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Cronaca

Firenze, caregiver in piazza davanti alla Regione: "Basta essere invisibili, servono soluzioni concrete"

La denuncia: “In una Rsa la quota mensile è superiore ai 3.000 euro, mentre per una badante si parla di 2.000 euro. Come si può pensare che una famiglia possa sostenere queste cifre per anni?”

(DIRE) Roma, 4 dic. - "Ha superato le 1.800 firme la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org da Stefano Romagnoli e un gruppo di familiari di persone affette da malattie degenerative che chiede alla Regione Toscana misure concrete per rendere pi

(DIRE) Roma, 4 dic. - "Ha superato le 1.800 firme la petizione lanciata sulla piattaforma Change.org da Stefano Romagnoli e un gruppo di familiari di persone affette da malattie degenerative che chiede alla Regione Toscana misure concrete per rendere pi

Firenze, 6 dicembre 2024 – Sono stanchi, ma non per questo meno combattivi. Sono i caregiver in presidio stamani in piazza Duomo davanti alla Regione Toscana. 

La manifestazione è organizzata dai familiari di persone affette da malattie degenerative, per dare voce a storie di dolore, sacrificio e rabbia, che troppo spesso rimangono sommerse.

La petizione lanciata su Change.org ha già raccolto oltre 1.800 firme, segno evidente di quanto il problema sia sentito. Ma non basta. I familiari pretendono risposte concrete dal presidente Giani per migliorare l'accessibilità ai servizi di assistenza.

“Ci siamo conosciuti in questo oceano di dolore e tormento”, non usano mezzi termini i caregiver. Le loro richieste puntano al potenziamento delle ore di assistenza, all'estensione dei contributi per le badanti a tutti i comuni della Toscana e alla creazione di nuovi centri diurni e cohausing per i pazienti. “Ci sentiamo abbandonati – denunciano –. Affrontiamo una burocrazia interminabile e costi insostenibili”. 

Dietro ogni firma alla petizione c’è una storia di dolore. Stefano ad esempio ha accudito in casa la moglie malata di Alzheimer per otto anni, finché la sua salute non ha ceduto. Costretto a cercare una Rsa, ha trovato posto solo a Firenze, alla cifra esorbitante di 3.400 euro al mese. “Il contributo sanitario che ci spettava non ci è stato erogato per mancanza di fondi”, spiega con amarezza l’uomo.

Daniela ha una storia simile. Da quando non ha più potuto assistere suo padre in casa ha annaspato nella burocrazia alla ricerca di una Rsa. Un'attività sfiancante per poter entrare in graduatoria, costata migliaia di email, telefonate, tempo ed energia. 

Costi insostenibili e mancanza di fondi

Il problema economico è il nocciolo della dolorosa questione. “In una Rsa la quota è superiore ai 3.000 euro al mese, per una badante siamo sui 2.000 euro”, denuncia la lettera aperta. “Come si può pensare che una famiglia possa sostenere queste cifre per anni?”, si interrogano i careviger, che invocano anche la creazione di un fondo regionale per finanziare ristrutturazioni di appartamenti e renderli adatti a persone con disabilità, oltre a un aumento dei fondi destinati alle quote sanitarie.

“Non possiamo più aspettare. Ogni giorno è una lotta e ogni giorno che passa senza una soluzione è un altro passo verso il baratro”, concludono, in preda all’esasperazione.

La risposta dell’assessora regionale Spinelli 

"La Regione, come sempre, è disponibile a continuare a dialogare, a trovare un punto di caduta nell'interesse dei cittadini ospiti delle nostre strutture. Naturalmente abbiamo la necessità di reperire ulteriori risorse per aumentare le quote sanitarie e questo lo dobbiamo fare compatibilmente col bilancio, ci stiamo lavorando". È quanto spiega l'assessora regionale alle Politiche sociali, Serena Spinelli, parlando a margine di un convegno sulla cooperazione sanitaria internazionale del tema delle Rsa. All'allarme lanciato dai gestori delle strutture private, che lamentano una insostenibilità crescente dei costi, si aggiungono in queste ore le proteste dei familiari degli ospiti a causa dei costi e delle liste d'attesa. Su quest'ultimo punto, Spinelli, che ha incontrato i caregiver in presidio, prova a rassicurare: "Stiamo mappando attentamente il tema dell'aumento delle richieste che è diventato davvero esponenziale negli ultimi mesi: le famiglie fanno sempre più domanda di inserimento in Rsa". D'altra parte, avverte, "quando stanziamo risorse per le quote sanitarie destinate alle Rsa, le prendiamo dallo stesso fondo sanitario sul quale diciamo al governo che non è possibile continuare a non mettere soldi, perché questo comporta difficoltà per tutto il sistema". L'assessora apre comunque al confronto sia con i familiari che con i gestori, ma sul nodo dei fondi avverte: "Anche quest'anno abbiamo approvato un ulteriore aumento, la nostra quota sanitaria arriva a 59 euro al giorno, poi c'è la parte che riguarda la quota sociale; nel giro di tre anni abbiamo messo 20 milioni in più". La Regione rivendica pertanto un impegno in favore dell'intero sistema sociosanitario: "Progressivamente stiamo dando risposte con atti deliberativi, con un lavoro peraltro a quattro mani insieme all'assessorato alla Sanità", conclude Spinelli.