
La preparazione di una dose di vaccino
Firenze, 23 agosto 2021 - Hanno fatto ’subito’ il vaccino, successivamente a quella prima inoculazione hanno contratto il covid, e ora non hanno più il green pass. Sono “servitori dello Stato“ ma lo Stato sembra proprio non aver pensato a loro, o quanto meno pare essersi dimenticato di questa particolare casistica in cui, loro malgrado, sono incappati alcuni appartenenti alle forze dell’ordine che hanno ricevuto la prima dose sei mesi fa. Si tratta delle persone - di professione poliziotti, nei casi che abbiamo avuto modo di verificare - che hanno contratto il virus dopo la prima inoculazione di vaccino: a loro è stato assegnato un green pass della durata di sei mesi, e sono stati esentati dalla somministrazione della seconda dose. Il problema è che adesso i sei mesi sono passati o stanno per passare: il green pass è scaduto, la seconda dose di siero per loro non è prevista. E nessuno sa come devono comportarsi.
Mail, telefonate, chat con la pubblica amministrazione sono state tutte inutili, finora. La Asl conferma l’esistenza del vuoto normativo, e fa sapere che la Regione sta cercando una soluzione. Intanto la vita e il lavoro di questi poliziotti sono inevitabilmente condizionati: per accedere alle attività in cui è previsto il green pass, non possono far altro che un tampone. Il problema si è presentato a tutti quelli che hanno fatto tra i primi, in Toscana, la vaccinazione. Ai tempi delle ’categorie’, infatti, le forze dell’ordine (ma anche gli insegnanti) sono stati tra i primi, subito dopo i sanitari, a ricevere l’inoculazione di Astrazeneca.
"Ho fatto la prima dose il 14 febbraio, il 21 febbraio è stata certificata la mia positività - racconta uno degli agenti con il green pass scaduto -. Ho avuto un green pass della durata di sei mesi, che non è più valido dal 21 agosto". "Dal portale non è possibile prenotarmi - prosegue -, sanitariamente non è previsto che nei casi come il mio, venga somministrata una seconda dose". Ma al momento, non è stato previsto neanche il prolungamento del certificato verde. "Anche il ministero mi ha risposto che il mio green pass vale 180 giorni, e mi è stato rimandato lo stesso documento, quello che adesso non vale più". Un bel problema. Il sospetto, concreto, è che in queste condizioni non ci siano soltanto i poliziotti fiorentini con cui abbiamo avuto modo di parlare, ma una non risicata fetta di persone che si sono vaccinate ’’presto’’. I certificati a sei mesi, la cui validità inizia dal giorno dell’accertamento della positività al virus, emessi a febbraio stanno infatti per scadere o sono già scaduti. E, come abbiamo visto, un poliziotto senza green pass (in questo caso non per scelta) non può accedere neanche ai locali chiusi della mensa lavorativa.