FIRENZE, 10 giugno 2021 - Il guaio Fi-Pi-Li tiene botta in Città Metropolitana e in Regione. Continuano a moltiplicarsi le proteste degli automobilisti dopo la giornata da incubo di martedì, quando un avvallamento sull’asfalto (in prossimità della frana esistente da gennaio e del relativo cantiere) ha reso necessaria la chiusura del traffico in direzione Firenze, paralizzando tutta la provincia. Basta affacciarsi sui social per verificare la rabbia degli automobilisti. Così ieri mattina, il sindaco metropolitano Dario Nardella è intervenuto sull’accaduto. "Su quella strada c’è un flusso di traffico tre volte superiore al carico normale che può avere – ha detto –. I cittadini devono sapere che stiamo sul pezzo, ma con queste norme è quasi impossibile fare presto e bene. I tempi li vedremo con i tecnici. Io sono pronto a firmare, i sindaci le responsabilità se le prendono. Ma i tecnici ci devono dire se possiamo fare questi lavori con procedure dirette e spedite oppure no. Se per realizzare le opere continuiamo ad applicare le norme attuali del codice degli appalti e dello Stato non ci siamo". Insomma Nardella punta il dito sulla burocrazia. Da quando si è capito che la frana avvenuta in Fi-Pi-Li è più grave del previsto non è solo aumentato il costo del lavoro (4 milioni di euro stanziati dalla Regione) ma si sono moltiplicate anche le procedure. Si prevede infatti andare a gara, con un enorme allungamento dei tempi.
Proteste anche dal presidente della Regione, Eugenio Giani, intenzionato a portare il caso al ministero dei Trasporti. "Andrà fatto un chiarimento sul traffico pesante – ha detto –. Nella dorsale che da Firenze porta sulla costa ci sono due parallele, la Firenze-mare e la Fi-Pi-Li, ma i tir più pesanti sono costretti a passare dalla superstrada. Quelli meno pesanti passano comunque sempre da lì perché non c’è pedaggio. Su questo serve una riflessione perché la Fi-Pi-Li si sta degradando più del normale. Serve un confronto al ministero per affrontare questi argomenti con ragionevolezza". "Per la terza estate consecutiva, gli automobilisti che devono percorrere la Firenze-Pisa-Livorno sono costretti a estenuanti code sotto il sole – ha detto il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Marco Stella –. È un errore non prendere in considerazione procedure urgenti alternative per assegnare i lavori".
E poi arriva anche una nota di Avr, la società che si occupa della manutenzione dell’arteria per conto della Città Metropolitana di Firenze. "Nella notte fra lunedì 7 e martedì 8 era stata programmata la chiusura delle carreggiate in direzione mare e in direzione Firenze tra Lastra a Signa e Ginestra Fiorentina per lavori di pavimentazione – scrivono –. Martedì, alla riapertura, sull’unica corsia in direzione Firenze, nel punto dove c’è lo scambio di carreggiata, è comparsa una deformazione che ha determinato la chiusura al traffico per le necessarie verifiche. Noi ci scusiamo per aver dovuto posticipare la riapertura della strada – conclude l’amministratore delegato di Avr Claudio Nardecchia – ma si è resa necessaria una verifica e un intervento supplementare per il ripristino della pavimentazione".