STEFANO BROGIONI
Cronaca

"Mi han truffato con il ristorante": l’altra accusa al Centro Ippico

La procu ra ha chiesto il rinvio a giudizio di Fani anche per le denunce dell’ex gestore del locale "Ho versato 70mila euro per anticipo sull’affitto e sono uscito dopo pochi mesi dopo furti e minacce"

CIT

FIRENZE, 3 giugno 2021 - ì C’è un altro procedimento collaterale al fallimento della società Centro Ippico Toscano. Riguarda l’ex presidente e consigliere Olivie ro Fani e nasce dalla denuncia di Corrado Lombardi, ex gestore del ristorante all’interno del complesso di via de’ Vespucci, recentemente finito all’asta. Truffa e appropriazione indebita le accuse mosse dalla pm Christine Von Borries; accuse inizialmente archiviate ma rianimate dal gip, Giampaolo Boninsegna, che ha ordinato alla procura di formulare un’imputazione. Le denunce dell’imprenditore "non sono state smentite dagli atti d’indagine - ha scritto il giudice negando l’archiviazione - né quanto alla sottrazione di beni e al cambio arbitrario di serrature, né quanto alla eventuale configurabilità della truffa". Lombardi entrò al ristorante del Cit con un contratto di sublocazione (proprietari dell’area è la società Cavallo da sella, anch’essa oggetto dell’inchiesta per fallimento) stipulato con il presidente Marco Papucci. Nella sua denuncia, Lombardi dice di aver avviato la sua attività dopo essersi accollato un debito di 70mila euro del Cit.

Sarebbe stato una sorta di acconto sulle mensilità da pagare nei mesi, ma i rapporti tra Lombardi e Fani diventano subito difficili. Dalle frizioni, denuncia Lombardi, si passa alle minacce. "Ti butto fuori", "ti faccio chiudere", "ti blocco la cucina", il tenore delle frasi. Il gestore del ristorante ha denunciato anche il furto di vini, computer e altro materiale custodito nel locale. Il braccio di ferro culmina nel cambio della serratura, ultimo con il quale, dice ancora Lombardi, "non mi hanno permesso più di entrare negli spazi subaffittati". Questa filone cammina separato da quello che riguarda i 22 indagati - tra i quali nuovamente Fani e Papucci - per le 12 imputazioni relative alle gestioni scellerate della società ’Cavallo da Sella’, che nel 2005 acquistò dal Comune i 40mila metri quadri di via dei Vespucci - e l’associazione sportiva Cit. Alla fine il buco nei bilanci della ‘Cavallo da sella’ sarà di 5 milioni di euro. Di due nel Cit.

Tra le distrazioni, anche quella sul parco cavalli. Nel 2008, è stato stimato, ha un valore di 29mila euro, nel 2009 s’impenna fino a 252mila e nel 2017 arriva a 418mila euro. Poi, improvvisamente, solo l’anno dopo sprofonda a 51mila euro. Nel frattempo, c’è stata una vera e propria svendita, con esemplari da 80mila euro venduti a meno della metà.