OLGA MUGNAINI
Cronaca

Mattarella al Maggio, l’abbraccio di Firenze

Il Presidente della Repubblica arriva oggi per il concerto d’inaugurazione del nuovo auditorium dedicato al maestro Mehta

Presentata la nuova sala concerti del Maggio Musicale Fiorentino

Presentata la nuova sala concerti del Maggio Musicale Fiorentino

Firenze, 21 dicembre 2021 -  Bentornato Presidente. L’inaugurazione della Sala Zubin Mehta, a dieci anni esatti dall’apertura del Teatro del Maggio, è l’occasione oggi per un caloroso abbraccio della città al Capo dello Stato Sergio Mattarella, prima della fine del suo mandato, previsto a febbraio. Questa, probabilmente, sarà per lui l’ultima visita ufficiale fuori Roma, prima di lasciare il Quirinale. L’accoglienza sarà quindi più che festosa. Il sindaco Dario Nardella si augura che il pubblico fiorentino possa tributare al Presidente un applauso ancora più lungo di quanto ricevuto due settimane fa alla prima della Scala di Milano. Allora gli applausi durarono sei minuti, con la richiesta di ’bis’ che alludeva non tanto allo spettacolo quanto al rinnovo del suo mandato. Grande appassionato di musica, Mattarella seguirà questo pomeriggio con inizio alle 17.45, il concerto inaugurale della Sala Mehta, considerata un vero e proprio prodigio di acustica. Tra le molte meraviglie del nuovo auditorium da mille e cento posti, la possibilità di essere utilizzato in maniera flessibile per concerti sinfonici e rappresentazioni liriche, con modulazioni di palcoscenico e di platea. E poi al Presidente, l’orgoglio di presentare un cantiere finito in tempo, a dispetto di tutti gli inconvenienti, primo fra tutti il Covid. E invece il miracolo è stato compiuto: 260 i milioni investiti per l’intero complesso del Maggio, per lo più finanziati dallo Stato in occasione dei 150 anni dall’Unità d’Italia. Anche il nome della sala ha un profondo significato per Firenze: la dedica la grande direttore onora il profondo legame di reciproco affetto fra il maestro, il Maggio e la città, che va avanti da più di mezzo secolo, in un fecondo e intenso sodalizio musicale, culturale e personale. Stasera, sul podio, con i suoi amati orchestrali, ci sarà proprio lui, Zubin Mehta, insieme al maestro Lorenzo Fratini a dirigere il Coro del Maggio. Prestigioso come non mai il parterre degli invitati. Numerose le cariche istituzionali, a cominciare dalla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro della Cultura Dario Franceschini, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura David Ermini, l’arcivescovo Giuseppe Betori, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il prefetto Valerio Valenti, il questore Filippo Santarelli, la vicedirettrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza Alessandra Guidi e il senatore Matteo Renzi. Fra il pubblico, sono attesi anche tre ambasciatori di stanza a Roma: della Germania Viktor Elbling, l’austriaco Jan Kickert austriaco , e l’ambasciatrice indiana Neena Malhotra, accanto alla Console generale degli Stati Uniti a Firenze, Ragini Gupta. Nell’elenco degli ospiti del sovrintendente del Maggio, Alexander Pereira, ci sono poi il Ceo di Gucci, Marco Bizzarri, il cantautore Edoardo Bennato, Carlo Conti e Piero Pelù con la moglie direttrice d’orchestra Gianna Fratta. Da San Francisco è arrivata anche Maria Manetti Shrem, la filantropa italo americana, che per la Sala Mehta ha appena donato mezzo milione di euro, ricevendo in cambio l’intitolazione del foyer, su cui campeggia ora il suo nome. Nell’elenco degli invitati anche Gianni Letta, Nicoletta Mantovani, Vittorio Sgarbi.