REDAZIONE CRONACA

Firenze, nella basilica di Santa Croce il ricordo perenne degli 'eroi' in corsia

L’iniziativa permanente nel complesso monumentale verrà presentata il 15 luglio

Santa Croce, la tomba di Gino Capponi

Firenze, 13 luglio 2020 – Nel tempio delle glorie italiche vivrà il ricordo perenne degli ‘eroi’ in corsia della pandemia. Sarà infatti custodito e valorizzato nella basilica di Santa Croce, luogo della memoria collettiva del Paese, l’impegno e il sacrificio di medici, infermieri e operatori sanitari, donne e uomini, che hanno perso la vita in Italia per salvare migliaia di vite umane e combattere il Covid-19. Nel complesso monumentale verrà realizzata una iniziativa permanente che verrà presentata mercoledì 15 luglio, alle ore 11, nel primo chiostro.

Il progetto è promosso dall'Opera di Santa Croce, Comunità dei Frati Minori Conventuali, Fondo Edifici di Culto, Fec, Comune di Firenze in collaborazione con la Federazione nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche, Fnopi, e la Federazione Nazionale Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Fnomceo. L’iniziativa sarà illustrata da Irene Sanesi, presidente dell’Opera di Santa Croce, padre Paolo Bocci, rettore della basilica, Anna Chiti Batelli in rappresentanza del Prefetto e del Fondo Edifici di Culto, Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Barbara Mangiacavalli, presidente di Fnopi, Teresita Mazzei, presidente dell'Ordine dei medici di Firenze, in rappresentanza di Fno. La basilica custodisce innumerevoli tombe. Solo sul pavimento sono disseminate 276 lastre di marmo con rilievi e stemmi intarsiati e molti monumenti funebri si trovano sulle pareti tra gli altari vasariani, molte di uomini illustri, nonostante uno sfoltimento avvenuto all'inizio degli anni sessanta, che rimosse gran parte delle tombe aristocratiche ottocentesche, oggi sistemate in un corridoio sotto la loggetta del Chiostro Grande. Sebbene la basilica fosse stata usata come luogo di sepoltura di molti personaggi illustri, al pari di molte altre chiese, è solo dall'Ottocento che diventò un vero e proprio Pantheon di personaggi celebri legati all'arte, alla musica e alla letteratura, dopo la definizione che le diede Ugo Foscolo quale Tempio dell'itale glorie. Nel 1871 infatti veniva qui sepolto con una affollatissima cerimonia pubblica lo stesso Foscolo, morto nel 1827 a Turnham Green, secondo il suo stesso desiderio di essere sepolto accanto ad altri grandi personaggi toscani come Michelangelo, Machiavelli, Galileo. Dopo questo episodio altri personaggi illustri furono traslati e sepolti nella basilica, come Gioachino Rossini nel 1887, Leon Battista Alberti, Vittorio Alfieri. per i quali i migliori scultori dell'epoca realizzarono i monumenti che si allineano lungo la navata. Anche per Dante fu approntato un grande sepolcro, in realtà cenotafio poiché la città di Ravenna si rifiutò di cedere le spoglie del poeta morto in esilio. Santa Croce arrivò ad ospitare quindicimila salme, con una grande mole di richieste da tutta Italia dopo che la sua fama di custode delle Urne de' forti si era diffusa. E ora in Santa Croce, luogo storico della memoria, sarà custodito lamemoria e il ricordo di quanti hanno perso la vita in Italia per salvare migliaia di vite umane nella lotta contro il Coronavirus.

 

Maurizio Costanzo