
Firenze, cupola del Duomo
Firenze, 4 gennaio 2021 - La scoperta è di quelle capace di stuzzicare la curiosità non solo degli studiosi, ma di tutti gli ammiratori. Che dimostra ancora una volta quanto il Duomo di Firenze non finisca mai di stupire chi lo guarda, studia e ammira con attenzione. Durante i lavori avviati recentemente dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sono state infatti trovate orme di animali in cima al Cupolone, praticamente ovunque. Non solo di volatili quali piccioni e rapaci, ma anche gatti e volpi e addirittura caprioli e daini. Non solo. Le ‘orme del Cupolone’ è possibile trovarle dappertutto, sui tetti delle semi cupole, sulle coperture delle “tribune morte” e sulle coperture delle navate e dei tettucci. E sono state rinvenute anche piccole croci, il cui significato è ancora misterioso.
Quando furono sostitute alcune tegole della cupola del Duomo, 65 anni fa, le maestranze erano solite firmare il lavoro lasciando nascosta nella muratura una moneta da 5 lire datata 1956. Ma quello che è stato scoperto, risale addirittura a centinaia di anni prima. Si tratta infatti un vero e proprio “zoo segreto” risalente a secoli fa, quello scoperto proprio in cima al Duomo di Firenze, più precisamente sulla cupola del Brunelleschi. Sulla cupola in muratura più grande al mondo, celebrata anche da ‘Lonely Planet’, durante i lavori avviati recentemente dall’Opera di Santa Maria del Fiore sono state rinvenute centinaia di impronte di cani, gatti, volpi, faine, uccelli e antichi rapaci. Il responsabile dell’area tecnica dell’Opera di Santa Maria del Fiore, l’architetto Samuele Caciagliha ha spiegato: “Sono impronte che gli animali imprimevano sulle tegole di cotto lasciate ad essiccare al sole prima della cottura dalle fornaci di Impruneta dove Filippo Brunelleschi aveva scelto il materiale per rivestire la sua cupola”.
Le cosiddette “Orme del Cupolone” sul Duomo di Firenze, appaiono quasi invisibili, a ovest sono state rinvenute le tracce del passaggio di un cane e di una volpe, a nord, su una delle tegole più antiche, è spuntata per esempio l’impronta di un gatto, ma altre si possono trovare in varie punti. Poco più avanti, in direzione est, c’è invece la zampata di quello che potrebbe essere stato un daino o un capriolo. Una faina, poi, ha lasciato una sua impronta a qualche metro di distanza. Diversi anche i segni degli animali che abitano il cielo: dalle colombe ai piccioni, dai falchi ai gufi passando per gli antichi rapaci. In cima al Duomo non sono state rinvenute, però, solo orme di animali: sono state ritrovate anche piccole croci misteriose e marchi delle antiche fornaci e impronte delle mani di chi ha impastato la terra con il galestro.
Maurizio Costanzo