
Il pubblico ministero, Christine Von Borries, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’assicur
Firenze, 12 gennaio 2021 - Da assicuratore di fiducia a truffatore. Sarebbe stata questa l’evoluzione, in ne gativo, di un professionista fiorentino, accusato di aver sottratto soldi ai suoi clienti proponendo redditizie polizze vita, che non sarebbero mai state accese. La procura - pubblico ministero Christine Von Borries - ha chiesto il rinvio a giudizio di Andrea Sani, 50 anni, agente che ha lavorato, tra il 2018 e il 2020, presso la “Groupama“ di San Iacopino. Oltre una ventina, tra cui la stessa compagnia assicurativa presso cui lavorava, le vittime della presunta maxi truffa architettata "con artifizi e raggiri", secondo le accuse, da Sani. In totale, le somme sottratte ai clienti si aggirerebbero intorno ai due milioni. L’agente, noto nel suo ambiente per anni e anni di professionalità impeccabile, avrebbe iniziato proponendo ai suoi clienti polizze vite "a un tasso di interesse molto conveniente", un 3% di rendita che invogliava all’investimento. Peccato che, secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dal pm Von Borries, al pagamento da parte del cliente, non seguiva l’inserimento nel sistema informatico del prodotto proposto. E così, gli assegni da 5mila, 10mila, 20mila euro, anche 105mila euro affidategli dai clienti più facoltosi, sarebbero stati incassati da lui, direttamente versati sul proprio conto corrente. "In alcuni casi la Groupama, che io rappresento, secondo il principio d’apparenza, ha rimborsato i clienti - dice il difensore della Groupama, l’avvocato Mario Murano -. La Compagnia non esiterà a costituirsi parte civile al fine di contribuire attivamente al procedimento penale, con l’auspicio che in considerazione della gravità delle condotte venga irrogata al Sani una condanna esemplare, specie perchè non ha mostrato il benché cenno di resipiscenza". L’udienza è fissata il 28 aprile prossimo dinanzi al gup Gianluca Mancuso.