Olga Mugnaini
Cronaca

Sito Unesco, e ora via al piano di gestione

Dopo l’aggiunta al centro storico anche di San Miniato, le Rampe e il Piazzale Michelangelo, si lavora agli interventi necessari alla tutela

Firenze, 30 luglio 2021 - Onori ma anche oneri. Firenze ha allargato il suo sito Unesco, aggiungendo al centro storico anche San Miniato a Monte, le Rampe e piazzale Michelangelo, ottenendo così un ulteriore riconoscimento alla sua grande bellezza e al suo valore universale. Ma ciò comporta anche maggiori impegni nella tutela di questo patrimonio dell’umanità. Ecco allora la necessità di approvare quanto prima il nuovo Piano di gestione Unesco, di cui Palazzo Vecchio ha già definito le linee guida. Si dovranno al riguardo tener conto aspetti quali i cambiamenti climatici in relazione alla conservazione del sito patrimonio mondiale e allo sviluppo sostenibile, incentrato sull’interesse delle nuove generazioni. E ancora valutare questioni quali la residenza e il commercio nel centro storico, la gestione del sistema turistico e della mobilità, le aree verdi e spazi pubblici aperti. Inoltre, con l’ampliamento, si dovrà considerare il ‘sito diffuso’, incentrato sul sistema delle mura, delle porte, delle torri e del fiume come elementi di collegamento fra centro storico, paesaggio e periferia. "Saranno questi gli elementi che nel merito caratterizzeranno il nuovo Piano di gestione del sito patrimonio mondiale Unesco - spiega l’assessore delegata al tema, Cecilia Del Re – . Dovremo tener conto della valutazione di impatto sul patrimonio, la tutela del sito in relazione alla ’buffer zone’, zona cuscinetto, e l’attenzione al paesaggio storico urbano in linea con gli obiettivi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite". Inoltre, dovrà essere pronto per la fine dell’anno, oltre che raccordarsi con la cintura metropolitana. Dopo gli incontri con le diverse direzioni del Comune e il comitato di pilotaggio, fondamentale sarà anche il coinvolgimento della popolazione. "Il piano Unesco dovrà agire in maniera armonica e sinergica con il nuovo Piano operativo e il futuro Piano del verde - prosegue l’assessore – per permettere una gestione integrata dell’intero sito, non solo a livello comunale ma metropolitano, e mettere al centro la valorizzazione del patrimonio per il benessere dei cittadini di oggi e di domani. Anche la valutazione di impatto sul patrimonio sarà uno strumento utile in ottica di tutela del sito e per dare consistenza al piano stesso: è stato anche grazie ad alcuni indirizzi e “minacce” che erano stati mappati nel piano che nello scorso mandato abbiamo vinto molti contenziosi al Tar, come quello sul blocco di nuove attività alimentari in centro storico o sull’eliminazione delle pedane dei dehors in alcune aree strategiche della città". Il nuovo Piano di gestione andrà ad aggiornare quello adottato per la prima volta nel 2016. Il compito di questo documento sarà quello di individuare le modalità di gestione e valorizzazione del sito, analizzando criticità e opportunità dal punto di vista culturale, ambientale e socioeconomico, anche attraverso il coinvolgimento dei diversi attori interessati. "Il nuovo Piano di gestione si viene a configurare in un periodo estremamente complesso della nostra storia, non solo come città ma come umanità – afferma il re sponsabile Ufficio Firenze Patrimonio mondiale Carlo Francini -. In questo quadro di criticità sono ancora più importanti responsabilità e consapevolezza della comunità, anche in chiave di ripartenza".