Pier Francesco De Robertis
Cronaca

Fisco, la morsa sulle nostre case

Il direttore della "Nazione" risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

 

EGREGIO DIRETTORE, la tassa sulla casa, oltre che moralmente inaccettabile, presenta dubbi di costituzionalità. Senza contare che la casa non è un lusso ma una necessità e non produce reddito, anzi lo erode. Si aggiunga poi che con l’esosa tassazione degli immobili è stato assestato un colpo micidiale all’edilizia.

Sergio Simoncini Pietrasanta (Lu)

 

EGREGIO SIMONCINIla tassa sulla casa – dubbi di legittimità costituzionale a parte – non piace a nessuno e tantomeno a me. I governi degli ultimi anni, con l’acqua alla gola per il sempre peggiore rapporto deficit/pil hanno rastrellato soldi dove erano sicuri di trovarli. Sulle case di proprietà appunto, visto che nel nostro paese due terzi delle famiglie hanno (o forse avevano) la prima casa di proprietà. Dico forse avevano perché se non si allenta la morsa fiscale sulla prima casa, finiremo per fare come gli americani: pochi hanno case di proprietà, molti affittano o pattuiscono una sorta di leasing con diritto di riscatto. E sono pienamente d’accordo quando lei dice che si è dato un colpo mortale all’edilizia. Il governo ha annunciato una drastica riduzione dell’imposizione fiscale sulla prima casa. Speriamo che non sia uno spot. Solo con una consistente ripresa del sistema - paese e grandi successi in tema di lotta all’evasione potremo allentare la morsa del fisco.