REDAZIONE CRONACA

Fondazione Kon e Rondine lanciano l’”Impresa di Pace”

Nel numero speciale di Forbes Italia il racconto delle 32 aziende che hanno raccolto la sfida

rondine

rondine

Arezzo, 10 aprile 2025 – La pace si costruisce anche attraverso l’impresa. Questa la sfida lanciata da Francesco Ferragina, presidente della Fondazione Kon e di KON Group SpA ambassador di Rondine che condividendo i fondamenti del suo Metodo per la trasformazione del conflitto ha raccolto esperienze di valore di 32 aziende di diversi settori e dimensioni che, con il loro operato, dimostrano come il dialogo e la collaborazione possano tradursi in una vera e propria strategia di crescita e impatto sociale: esempi concreti di imprese che hanno scelto di essere protagoniste di questa rivoluzione, condividendo le loro esperienze e best practice in un’ottica di crescita collettiva. Un racconto a più voci accolto dal numero speciale che Forbes Italia in uscita oggi 10 aprile ha dedicato a un tema inedito e rivoluzionario: l’Impresa di Pace.

Questo numero speciale di Forbes Italia “non si limita a presentare una teoria – come anticipa Alessandro Rossi, Direttore editoriale, Forbes Italia nel suo editoriale – ma sviluppa un concetto che prende forma attraverso quattro articoli distinti e complementari, che gettano luce su un’idea capace di trasformare profondamente il nostro modo di intendere l’impresa, il conflitto, il valore economico e un nuovo modo di pensare la pace in un’epoca di grandi cambiamenti.

Introduce il volume l’articolo di Francesco Ferragina, Presidente della Fondazione Kon che, insieme al Vice-Presidente e al Consigliere delegato della stessa, ha contribuito alla realizzazione di questo numero. La Fondazione nasce dal desiderio di donare l’esperienza e le competenze tecniche dei professionisti della KON S.p.A. a beneficio di organizzazioni del Terzo Settore, permettendo lo scambio tra servizi e saperi e, soprattutto, offrendo tempo e risorse per generare un cambiamento sociale concreto.

«L’impresa è una comunità che interagisce con il mondo esterno e, per questo, ha il potenziale di influenzare profondamente il tessuto sociale – afferma Ferragina nel suo intervento. – Se vogliamo costruire un futuro sostenibile, dobbiamo diffondere la consapevolezza che Impresa e Pace sono due concetti strettamente connessi».

Il ruolo dell’impresa di pace diventa dunque cruciale, integrando obiettivi economici con valori etici e sociali per generare un impatto positivo e duraturo nelle comunità in cui opera.

L’iniziativa parte da una consapevolezza chiara: l’impresa non è solo un motore economico, ma anche un laboratorio di relazioni umane, un luogo in cui si può generare fiducia, innovazione e coesione sociale. Questa l’idea alla base dell’intervento di Franco Vaccari, Fondatore e Presidente di Rondine, che da oltre trent’anni forma leader provenienti da contesti di guerra, “nemici” tra loro, promuovendo il Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti: un metodo fondato sull’ascolto e sulla valorizzazione delle differenze che viene così applicato anche all’ecosistema

aziendale, trasformando le imprese in veri e propri "habitat della fiducia", dove il conflitto da ostacolo diventa risorsa per il cambiamento e la crescita condivisa.

Nel suo intervento, Vaccari delinea il profilo dell’"imprenditore di pace": un leader consapevole che sceglie di costruire la propria azienda come spazio generativo di fiducia, trasformando la gestione delle relazioni e dei conflitti in una leva strategica per il successo. «La pace non è assenza di guerra, ma un processo attivo che si realizza attraverso azioni quotidiane – scrive Vaccari –. Le imprese hanno il potere di rendere la pace un’esperienza viva e tangibile, radicata nel tessuto sociale ed economico».

Una visione sostanziata dal contributo di Stefano Zamagni, economista di riferimento per l’economia civile il quale evidenzia nell’impresa di pace la capacità di rispondere alle esigenze di un’economia che guarda al futuro in una prospettiva di sviluppo sostenibile e umano, in cui profitto e bene comune non solo non si escludono, ma si sostengono a vicenda.

L’ultimo contributo quello di don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per i problemi sociali e del lavoro, che affronta il tema della responsabilità della costruzione della pace e ricordando come l’enciclica Fratelli tutti, individui nell’attività degli imprenditori “una nobile vocazione orientata a produrre ricchezza e a migliorare il mondo per tutti” definisce la pace come “frutto della capacità di pensarsi comunità di destino”.

Un progetto che ha ricevuto anche la benedizione del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, che pure in un momento così difficile per la salute del Santo Padre, ha trovato il tempo di ricevere il gruppo degli ideatori del progetto e dedicare un pensiero alle Imprese di Pace.

Il percorso tracciato da Rondine si inserisce perfettamente nell’alveo dell’Economy of Francesco, l’iniziativa lanciata da Papa Francesco per promuovere un modello economico più giusto e sostenibile. L’"imprenditore di pace" diventa così il protagonista di un cambiamento necessario, un catalizzatore di innovazione che unisce etica e profitto per costruire un mondo più equo.

La collaborazione tra Rondine e Kon Group ha già portato a iniziative concrete, come l’inserimento del Premio "Imprese di Pace" all’interno dei Sustainability Awards, evento annuale che si svolge presso Borsa Italiana e premia le aziende più virtuose nel campo della sostenibilità. Quest’anno, per la prima volta, verrà riconosciuto il ruolo di quelle imprese che fanno della pace un valore fondante del proprio operato, adottando strategie e modelli di governance ispirati alla cultura del dialogo e della responsabilità sociale.

L’invito lanciato da Fondazione Kon e Rondine è chiaro: esplorare e approfondire il concetto di Impresa di Pace, affinché sempre più aziende possano accogliere questa sfida epocale e adottare l’approccio rivoluzionario di Rondine per contribuire attivamente a un futuro di pace e prosperità per tutti.

Si desidera ringraziare tutte le imprese che hanno deciso di mettersi in gioco per avviare un cambiamento rilevante:

ABOCA

Massimo Mercati

ALMA

Carla Casini

AUTOMHA

Franco Togni

BANCA INVESTIS

Stefano Vecchi

BARACLIT

Luca Bernardini

BRUNELLO CUCINELLI

Brunello Cucinelli

COMERIO

Riccardo Comerio

EPTA

Marco Nocivelli

EUSIDER

Maria Anghileri

Cartotecnica FAVINI srl

Eugenio Eger

GILARDONI

Marco Gilardoni

GRAZIANO RICAMI

Graziano Giordani

GREENENERGY

Angelo Bruscino

GUNA

Alessandro Pizzoccaro

I.CO.P.

Piero Petrucco

ITALCER

Graziano Verdi

ITALPREZIOSI

Ivana Ciabatti

LUNELLI FERRARI SPUMANTI

Matteo Lunelli

MELY'S MAGLIERIA

Marco Sanarelli

OPEN-ES

Stefano Fasani

SAPIO

Maurizio Colombo

SAVIOLA

Alessandro Saviola

SBS

Sandro Storti

SESA S.p.A.

Paola Castellacci

SODAI

Marzia Chiesa

STARHOTELS

Elisabetta Fabri

TAMPIERI

Davide Tampieri

TRANSITALIA

Luigi D'Auria

URBANI TARTUFI

Olga Urbani

VENTIVE

Roberto Sfoglietta

VGV

Fabrizio Vicari

YAMAMAY

Barbara Cimmino