GIOVANNI BOGANI
Cronaca

Francesco Nuti, paradiso d’applausi. "In viaggio verso la luce"

Firenze, il saluto commosso all’attore nella basilica di San Miniato al Monte. Marco Masini canta "Sarà per te". L’abate: "Il suo volo limpido e trasparente"

Firenze, 16 giugno 2023 - Quando Marco Masini canta Sarà per te , nella basilica di San Miniato al Monte, e la sua voce cresce, quasi grida quel verso coniugato al futuro, Sarà per te, la commozione è palpabile. E dopo tanto silenzio, la basilica intera scoppia in un applauso. Per Marco, ma soprattutto per Francesco Nuti. Per quello che ha rappresentato, con il suo cinema comico e malinconico, tenero e guascone. E per quella canzone, che Nuti portò a Sanremo, e nella quale immaginava una figlia ancora di là da venire. L’omelia di padre Bernardo Gianni è commossa, ma anche molto giovane e pop: "Come in Madonna che silenzio c’è stasera , volevi vincere al Totocalcio, andare in Perù e spostare la chiesa", dice l’abate. E ricorda quando, da ragazzo, non ancora padre Bernardo, ma studente del Cicognini di Prato, si ritrovò sul set di quel film, come catapultato in un mondo magico. "Fu un regalo immenso, per me ragazzino". I ricordi si mescolano ai ricordi, e questi ultimi ai pensieri: "Non pensiamo a questo momento come a un funerale, ma come a un viaggio verso la luce. Il suo volo sia limpido e trasparente", dice Bernardo. Vicino alla bara, un cappello di paglia: è, idealmente, quello Francesco portava in Tutta colpa del Paradiso , e la sciarpa della Fiorentina. Non tutti sanno che Francesco Nuti era anche una promettente mezz’ala, e giocava con un certo Paolo Rossi.

(Foto Marco Mori / New Press Photo)

Ai funerali di Francesco Nuti c’era la sua famiglia, la figlia Ginevra, il fratello Giovanni, l’ex moglie Annamaria Malipiero. E c’era l’altra sua famiglia: la famiglia del cinema, e della musica. In primis Giovanni Veronesi, lo sceneggiatore e regista che ha scritto, con Francesco, tutti i suoi film di maggior successo. Con lui, la compagna Valeria Solarino e il fratello di Giovanni, lo scrittore Sandro Veronesi.

Marco Masini era insieme ai ragazzi nati negli anni ’60, quelli folgorati dal cinema di Francesco. Leonardo Pieraccioni, Carlo Conti, Giorgio Panariello. Sparpagliati, sulle sedie di paglia della basilica, Antonio Petrocelli – l’avvocato di Caruso Pascoski – Gianfranco Monti, lo sceneggiatore Ugo Chiti, Barbara Enrichi, indimenticabile Selvaggia del Ciclone. E l’attore e cantante Nicola Pecci, che ha portato in scena la storia di Francesco in Andata, caduta e ritorno , uno spettacolo scritto da Valerio Groppa.

C’erano i due sindaci, di Firenze Dario Nardella, e di Prato, Matteo Biffoni. Firenze dedicherà una grande serata a Francesco in piazza Santa Croce, il 12 luglio, a un mese dalla scomparsa dell’attore. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha portato un saluto privato.