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La Toscana in piazza San Pietro, i funerali del Papa. “Ha segnato la storia dell’umanità”

Centinaia i pellegrini di tutte le età giunti a Roma da diverse città. Ma anche tanti operatori di Misericordie e Protezione civile per il supporto sul fronte sicurezza e logistica in piazza San Pietro. Il tributo: sirene dei pescherecci accese in simultanea da Porto Santo Stefano a Viareggio

La Toscana in piazza San Pietro, i funerali del Papa. “Ha segnato la storia dell’umanità”

Firenze, 26 aprile 2025 – Il grande abbraccio della Toscana per l’ultimo saluto a Papa Francesco. La solidarietà, l’azione pacifica e la speranza che il pontefice ha trasmesso forte e chiaro durante tutto il suo mandato alla guida della chiesa di Roma, si ritrovano negli occhi e nei volti dei pellegrini di tutte le età, dei tanti volontari, e in quelli degli operatori che dalla nostra regione sono partiti alla volta di piazza San Pietro per le esequie. Donne e uomini della Colonna Mobile della Protezione Civile della Toscana, le Misericordie con 96 squadre operative, i giovani fedeli che sono partiti a centinaia da diverse città: il popolo di Francesco è giunto nella capitale da Firenze, Siena, Prato, Arezzo e non solo. Uniti nel percorso di fede e nella volontà di accompagnare il Papa nell’ultimo viaggio terreno. E c’è anche chi lo ha fatto seguendo le esequie a distanza, nei maxi-schermo allestiti per l’occasione come quello nella basilica di San Lorenzo a Firenze.

L’omaggio: sirene dei pescherecci accese in simultanea

Le sirene dei pescherecci della marineria toscana sono state accese in simultanea per rendere omaggio a Papa Francesco nel giorno dei suoi funerali in tutti i porti della regione, da Porto Santo Stefano (Grosseto) a Viareggio (Lucca). Lo riferisce la Coldiretti Toscana sottolineando che l'iniziativa è stata fatta "per manifestare il cordoglio e il dolore di un settore a cui il Santo Padre ha sempre dimostrato profonda vicinanza riconoscendo nei pescatori italiani non solo il valore professionale, ma anche quello umano e ambientale. "Siete custodi del mare, esempio di solidarietà e visione per il futuro", aveva detto Papa Francesco il 23 novembre 2024 in un incontro coi pescatori italiani, a cui partecipò una delegazione della Toscana.

Le testimonianze dalla piazza

“Un evento come quello che si è celebrato stamani ha un doppio significato. Aiutare il prossimo, con la nostra presenza, dare poi l’ultimo saluto al Santo Padre”, ha detto Andrea Guidotti governatore della Misericordia di Chianciano Terme che insieme ad altri tre volontari – Maria Gabriella, Lorenzo e Mattia – ha raggiunto la capitale mettendosi a disposizione della protezione civile. Sono poi 168 le ragazze e i ragazzi partiti da Prato per raggiungere Roma accompagnati dal vescovo Giovanni Nerbini. Il gruppo era a Roma per partecipare al Giubileo degli adolescenti e così è nato spontaneo il desiderio di prendere parte alla grande celebrazione in San Pietro. E come loro in molti hanno deciso di partire da Firenze, anche nei giorni scorsi. E’ il caso di Lucia e Natalia, volontarie dell’Azione Cattolica della diocesi di Fiesole: “Una decisione presa d’istinto, ma è stata un’esperienza davvero significativa”. 

"È stato un momento intenso di preghiera e di Chiesa. Vedere vescovi, cardinali, capi di Stato e di Governo e un'immensa folla di persone ha fatto apprezzare il significato dell'essere Chiesa e del rinnovare la nostra fede. Di questo, Papa Francesco non ha solo dato un ricordo, ma ci ha consegnato un testimone da raccogliere". Ha detto, secondo una nota della diocesi di Grosseto, il vescovo monsignor Bernardino Giordano presente alle esequie.

"La celebrazione delle esequie di Papa Francesco è stato un momento molto emozionante, di preghiera con la partecipazione di tantissimi vescovi arrivati da tutte le parti del mondo", "a tutti noi, nel custodire la Sua memoria, spetta un impegno concreto per la pace" e "infine posso dire che ho avuto un po' l'impressione che quella di oggi fosse quasi una prova generale per un Concilio". Così un pensiero dell'Arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, al termine delle esequie di Papa Francesco, affidato a una nota diffusa dalla arcidiocesi fiorentina. Per Gambelli "ci stiamo preparando all'Assemblea ecclesiale del 2028 e questo ci predispone anche ad un nuovo Concilio che potrebbe essere davvero un momento prezioso e importante per vivere veramente una più grande fedeltà al Vangelo, che è quello che Papa Francesco ci ha insegnato in tutti questi anni".

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Sicurezza e supposto logistico

Un viaggio di fede, ma non solo: molti operatori si sono mobilitati anche per garantire la sicurezza durante la cerimonia funebre. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha rivolto un ringraziamento proprio a questi operatori che, da giorni, sono a Roma: “Grazie di cuore alle donne e agli uomini della nostra Colonna Mobile della Protezione Civile della Toscana per l’assistenza alle centinaia di migliaia di persone che si sono raccolte in questi giorni per rendere omaggio a Papa Francesco. Siete l’orgoglio della nostra comunità”.

"Ha avvicinato tutti: cattolici e non”

"Roma, l’Italia, il mondo sono qui in piazza San Pietro per l’ultimo saluto a papa Francesco. Un papa che ha segnato la storia dell’umanità – ha detto Giani in piazza San Pietro prima dell’inizio dei funerali –  La sua ispirazione: il suo sentimento verso la pace. L’uomo sempre vicino agli ultimi, attento a ogni espressione e gesto di solidarietà e aperta vicinanza alle persone fragili, bisognose, emarginati che lui rimetteva al centro dell’azione della chiesa e dell’azione civile dei singoli stati laddove quest’opera trovava orecchie disposte ad ascoltare. Papa Francesco è l’uomo che ha segnato l’umanità nel suo ruolo che ha avvicinato tutti: cattolici e non cattolici. E oggi siamo qui a rendere il dovuto tributo a quello che è il suo significato sulla terra, il significato che con i suoi valori e i suoi principi la sua azione lascerà guardando con speranza al futuro”.