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Cronaca

Funghi, è partita la caccia ai porcini: le zone in Toscana e le regole da seguire

Coldiretti Toscana ha stilato un decalogo per i ‘cacciatori di funghi’

I funghi porcini, delizia dell'autunno, protagonisti della Festa di Pievepelago

I funghi porcini, delizia dell'autunno, protagonisti della Festa di Pievepelago

Firenze, 19 settembre 2023 – Caccia ai funghi porcini. Le prime zone in cui hanno fatto capolino si trovano nell’alta Toscana, Lunigiana, Garfagnana e Valle del Serchio, ma anche all’Abetone, dove si registrano già ottime nascite e buoni raccolti a bassa e media quota, grazie alle abbondanti piogge che hanno innescato le condizioni perfette per far “sbocciare” i primi funghi.

Situazione diversa nel resto della regione, dove la stagione non è ancora partita con le nascite che non sono state uniformi ed omogenee come speravano i cercatori a causa del vento secco che ha “asciugato” i terreni rallentando le nascite.

E’ quanto emerge da un primo monitoraggio di Coldiretti Toscana sull’inizio delle attività di ricerca che, senza le dovute precauzioni, può rivelarsi anche un’attività non prova di pericoli.

Avvio di stagione

A fronte di un avvio di stagione dei funghi positivo (+20%) nelle attività di ricerca e raccolta è necessario, ricorda Coldiretti Toscana, rispettare alcune semplici ma fondamentali regole di sicurezza per evitare incidenti e non solo. Capita che cercando funghi le persone si smarriscano. E lo abbiamo visto l’anno scorso, quando sono stati numerosi i salvataggi tra i boschi.

Le condizioni ottimali

La nascita di porcini, chiodini, finferli e altre varietà per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e temperature moderate all’interno del bosco.

Evitare le improvvisazioni

Con i funghi è necessario evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole: pianificare i percorsi, evitare punti ripidi o pericolosi,  raccogliere funghi di cui si sia sicuri. Non bisogna assolutamente fare affidamento ai detti e ai luoghi comuni, ma rivolgersi sempre, in caso di incertezza, alle Asl territoriali per i dovuti controlli. Non tutti sanno poi che per la raccolta servono i cestini di vimini per far arieggiare i funghi e favorire così la diffusione delle spore. Meglio evitare le buste di plastica.

Le etichette

Per chi ama i funghi ma è poco incline alle passeggiate nei boschi, Coldiretti consiglia di acquistarli da Campagna Amica e, comunque, di verificare sempre il luogo di raccolta sulle etichette. L’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, compresi tartufi e funghi spontanei. Solo così si può sapere se i pregiati frutti del bosco sono stati raccolti nel nostro territorio o se sono arrivati in Italia da Paesi lontani e, dunque, risultano meno freschi ed anche con meno garanzie di qualità e sicurezza alimentare.

Proprietà benefiche

I funghi sono ricchi di proteine e fibre, poco calorici, poveri di sodio e ricchi di potassio; in Italia durante l’anno se ne consumano in media circa un chilo a testa.

Consigli per i cacciatori di funghi

- Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche

- Comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria

- Attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia

- Consultare i bollettini meteo e stare attenti al cambio del tempo

- In caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati

- Usare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo

- Non raccogliere funghi sconosciuti

- Verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali