Firenze, 3 gennaio 2023 - Qual è il futuro delle sale cinematografiche? Quali strade devono imboccare per rilanciarsi, per attirare di nuovo il pubblico? Vediamo che cosa accade a Firenze. Novità in giro ce ne sono. Aprirà il 26 gennaio il cinema Astra, in piazza Beccaria. In un luogo storico: prima, lì c’era l’Astra 2, molto amata dai fiorentini. Ma prima ancora, c’era il maestoso Alhambra, un grande tempio dello spettacolo e dell’intrattenimento, con un teatro all’aperto da diecimila spettatori. Saranno 120, invece, gli spettatori che potrà accogliere il nuovo Astra, con la direzione artistica di Michele Crocchiola e la gestione di Prg, il gruppo che organizza da decenni i più grandi concerti fiorentini, insieme a Istituto Stensen. "La formula magica non ce l’ha nessuno", dice Crocchiola. "Prima di tutto servono i buoni film: passo molto più tempo a rifiutare titoli che a dire di sì. Poi tenteremo la scommessa: tenere aperta la sala 7 giorni su 7, dalla mattina alla sera, anche d’estate. Non solo per i film, ma per incontri, presentazioni di libri. L’idea è creare uno spazio di aggregazione, capace di ospitare anche un’assemblea studentesca". Sottolinea Claudio Bertini di Prg: "Una sala che riapre dopo dieci anni mi sembra un ottimo segnale. L’Astra è facilmente raggiungibile, fra non molto anche in tram".
Buone notizie ieri anche per la rinascita dell’Odeon. L’amministrazione comunale ha varato la convenzione con la libreria Giunti. Lo scoglio del parere della soprintendenza è stato superato. In base alla norma ‘salva cinema’ la proiezione dei film deve insistere su almeno il 60% della superficie e si svilupperà dal piano ammezzato fino al secondo piano, mentre a piano a terra si insedierà la libreria.
Chiuderà temporaneamente, l’Auditorium Stensen di viale don Minzoni: "Uno stop di qualche mese per rimodernare la sala", dice Crocchiola. "Le leggendarie poltroncine verdi, però, rimarranno".
Avatar e gli altri buoni film di Natale hanno ridato ossigeno alle sale più tradizionali. Francesco Rinaldi, del gruppo Firenze al cinema che gestisce Principe, Fiamma e Marconi, dice: "La gente è tornata questo Natale. Preziose le presentazioni con l’attore in sala: Michele Placido per L’ombra di Caravaggio , Alessandro Borghi per Le otto montagne , Paolo Ruffini a presentare Ragazzaccio . Le loro apparizioni fanno spesso decollare il film".
C’è una sala speciale in pieno centro: La Compagnia di via Cavour, di proprietà della regione Toscana, programma film d’autore, rassegne e accoglie i principali festival fiorentini. La direttrice artistica Camilla Toschi: "L’obiettivo sono le nuove generazioni: abbiamo portato 200 ragazzi dei licei in sala, di lunedì, a vedere i film di Truffaut. La prima sfida: coinvolgere giovani e giovanissimi".
E va molto bene l’attività del cineclub Spaziouno di via del Sole: "Il nostro impegno è creare tanti piccoli eventi: abbiamo portato in sala persino delle mignon di Sachertorte per il Il corsetto dell’imperatrice , e stiamo preparando una grande serata dedicata a Paolo Poli", dice Giuseppe Giuliattini, anima del cineclub. Lavora su una programmazione composita Lorenzo Luzzetti, direttore artistico dello Spazio Alfieri in via dell’Ulivo: "Film, ma anche concerti e spettacoli teatrali di compagnie universitarie", dice. E la sua sala è l’unica nella quale ci si può sedere a un tavolino, con un bicchiere di vino.