ANGELA BALDI
Cronaca

Gas, la fine del mercato tutelato: cosa fare per non pagare di più

I consigli di Verdelli, Multienergia Confartigianato. Dal 1 luglio al via anche il mercato libero dell’elettricità

Arezzo, 10 gennaio 2024 – Da oggi scatta la fine del mercato tutelato del gas, il 1 luglio si passerà al mercato libero anche per l’elettricità. Una situazione che in molti ha ingenerato ansia. Cosa fare? C’è da dire che la grande maggioranza non ha preso una decisione. La discesa del costo dell'energia non basterà, da sola, ad alleggerire le bollette riportandole sui valori pre-pandemia. Volatilità dei prezzi, costi di trasporto, oneri di sistema e tasse, sono le incognite che attendono i consumatori per il 2024.

Simone Verdelli, referente del Consorzio Multi energia di Confartigianato Imprese Arezzo, con la fine del mercato tutelato cosa succede a chi non ha già fatto una scelta?

“I consumatori che non hanno già scelto un fornitore nel libero mercato otterranno un’offerta placet che è un prezzo libero equiparato a quello di tutela, l’offerta ha durata 12 mesi rinnovabile, ma non sappiamo quali saranno le effettive condizioni”.

Che consigli dare allora ai consumatori in questo momento di passaggio?

“Di iniziare a muoversi perché non sappiamo quali saranno le condizioni che verranno applicate sia per luce che per gas dal fornitore che vince l’asta territoriale. Quello che consigliamo una volta ricevuta una proposta di contratto, è farsi lasciare tutta la documentazione tecnica e portarcela per fare verifiche anche su altre proposte con i dati alla mano. Mai prendere una decisione al telefono o a fronte di una chiacchierata dove vengono offerte tante cose e poi magari si scoprono che ci sono costi aggiuntivi. Confartigianato consiglia di rivolgersi ad un’associazione di categoria dove non c’è vendita di contratti ma solo offerte frutto di una trattazione diretta con i fornitori per cercare di avere condizioni migliori, chiare e garantite”.

Gli aretini hanno già fatto una scelta?

“In realtà sono pochi quelli che hanno scelto in autonomia nel passaggio al mercato libero. Sono 6milioni gli italiani già passati al libero mercato questo significa che sono tantissimi quelli che non hanno fatto la loro scelta. Vale anche per gli aretini solo il 10% avrebbe deciso il passaggio ad un operatore”.

Gli altri non sanno che pesci prendere?

“Molti non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando e cosa implica la fine del mercato tutelato”.

Quale il rischio?

“Di vedersi applicate condizioni non vantaggiose, ricordiamo infatti che nel decreto concorrenza è stato inserito un articolo che prevede, che nei prezzi fissi ci sia una penale (ma non si sa in che forma ) per recesso anticipato. Col prezzo fisso poi per cambiare fornitore e cercarne uno con condizioni più vantaggiose, si pagano penali a chi ha vinto l’asta territoriale. Attenzione quindi perché senza fare nulla si rischia di spendere di più”.

Meglio sempre il variabile?

“In questa fase economica sicuramente è meglio un variabile perché i prezzi fissi sono sostanzialmente più alti. Consigliamo almeno finché il mercato non si sarà stabilizzato di usufruire di prezzi variabili. Queste proposte si possono valutare facendo riferimento allo spread richiesto dal fornitore cioè la parte fissa del prezzo, al quale verrà poi aggiunto il prezzo unico nazionale”.

Il consulente energetico diventa quindi fondamentale per orientarsi?

“E’ sempre più complicato orientarsi per il consumatore, per questo è importante rivolgersi alle associazioni che di categoria. Quello che noi offriamo sono dei contratti il linea con il mercato e una figura dedicata a tutte le esigenze dei consumatori. Inoltre facciamo venire i cittadini in ufficio e ricordiamo di diffidare dalle telefonate ingannevoli”.