Firenze, 21 dicembre 2024 - Il giorno più corto dell’anno annuncia l’inizio dell’inverno: questa giornata così breve coincide, infatti, con il solstizio d’inverno, che cade esattamente oggi alle 10,21 ore italiane. Da questo momento in avanti le giornate torneranno ad allungarsi, fino a quando le ore di luce e di buio si equivarranno al giorno dell'equinozio di primavera. Contrariamente a quanto si ritiene comunemente, quindi, non è Santa Lucia, il 13 dicembre, il giorno più corto dell’anno. Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto al precedente, e si riallinea poi ogni quattro anni in corrispondenza degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare lo slittamento delle stagioni rispetto al calendario. Il giorno del solstizio d’inverno è il più corto dell’anno per tutti i luoghi dell’emisfero settentrionale e il più lungo per quelli dell'emisfero meridionale.
Il fenomeno è dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre e coincide con il momento in cui il Sole, nel suo moto apparente nel cielo, si posiziona nel punto più basso: in questo giorno, quindi, il Polo Sud è rivolto verso la nostra stella, mentre sul nostro emisfero i suoi raggi illuminano una superficie minore di quella che rimane in ombra. Infatti, in una zona compresa tra il Circolo Polare Artico ed il Polo Nord, durante il solstizio d’inverno il Sole non sorge affatto, dando luogo a 24 ore di buio. Le lunghe notti d’inverno sono particolarmente indicate anche per dedicarsi all’osservazione delle meteore. Lo sciame principale del mese è quello delle Geminidi, comparabile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quello delle Perseidi di agosto. Dove ammirarle? Meglio prediligere luoghi lontani da inquinamento luminoso. Il classico dei fiorentini però è Monte Morello, il rilievo più alto alle porte della città: il consiglio è di andare sul versante che affaccia verso nord, lato Vaglia, che dà su vallate meno antropizzate e quindi con minore inquinamento luminoso. Per chi preferisce vedere la Luna dai monti, qui il protagonista è il Monte Serra. I punti in cui posizionarsi sono tanti: dalla pratica Certosa di Calci, a valle, alla rocca di Verruca per gli escursionisti più esperti e avventurosi. Sulla montagna pistoiese poi, tra i luoghi dove osservare la luna senza inquinamento luminoso non c’è che l’imbarazzo della scelta.