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Giacomo Di Napoli, morto cadendo con l'aliante. Si allenava sognando i mondiali

La tragedia di Castel Viscardo, in Umbria. Il giovane abitava in provincia di Pistoia e era originario di Prato

Giacomo Di Napoli

Giacomo Di Napoli

Castel Viscardo (Terni), 12 luglio 2022 - Allenarsi con l'aliante sognando i mondiali, a cui avrebbe partecipato in agosto. Una vita davanti, fatta di progetti e sogni, sogni come quello iridato. Sogni spezzati, finiti in un campo in provincia di Terni, dove Giacomo Di Napoli, 20 anni, è caduto proprio con l'aliante con cui faceva evoluzioni nei cieli. Con l'ambizione di diventare uno dei primi piloti mondiali.

Chi era Giacomo Di Napoli

Una passione, quella per l'aliante, che raccontava sui social network. L'aliante, che per iniziare un volo viene trainato da un aereo vero, poi si sgancia dal velivolo al motore e inizia a volare sospinto dalle correnti. Qualcosa non ha funzionato nel pomeriggio di lunedì 11 luglio. Una volta che l'aliante si è sganciato Giacomo è precipitato nel vuoto. E' morto nell'impatto. Inutile ogni tentativo di rianimazione.

L'ultima storia

Poche ore prima di morire Giacomo Di Napoli aveva fatto una storia su Instagram. Parlava degli allenamenti che stava svolgendo. "Giornate impegnative ma super formative", aveva scritto nella giornata di lunedì, poco prima che il suo aliante precipitasse. 

Dove è accaduto

La zona dell'incidente è quella al confine tra Lazio e Umbria. A Castel Viscardo c'è un'aviosuperficie ed è lì che Giacomo Di Napoli si allenava. Giacomo, originario di Prato ma residente a Agliana, si accingeva a sorvolare i cieli della zona di Torre Alfina, naturalisticamente un luogo da favola. 

L'inchiesta

L'aliante, che è stato raggiunto velocemente dai soccorritori, è stato sequestrato. Così come il corpo di Giacomo, ora a disposizione della magistratura. La procura cerca di ricostruire cosa è accaduto. Si cercano di fare le prime ipotesi. Si pensa a un possibile problema tecnico che ha poi fatto perdere quota all'aliante. Una delle ipotesi avanzate, semplice quanto tragica, è che l'aliante abbia avuto un vuoto d'aria, che semplicemente non abbia trovato vento e abbia perso quota. Ma si tratta di una ipotesi. Gli investigatori sono al lavoro. 

Chi era Giacomo Di Napoli

Fin da giovanissimo Giacomo Di Napoli era stato travolto dalla passione per il volo. Una passione che lo aveva portato a diventare un atleta di questo sport. Sui social network raccontava le sue evoluzioni e le sue sensazioni. Raccontava la sua voglia di emergere, di arrivare in questo sport. Ripeteva a sé stesso che senza l'impegno "non si arriva da nessuna parte", si ripeteva la necessità di mettersi in gioco per realizzare i propri sogni. Una lezione di vita per le tante persone che lo seguivano.

Il lutto

La notizia della sua morte si è sparsa rapidamente in Toscana, in Umbria e in tutta Italia. In tanti si stringono nel dolore della famiglia e degli amici. "The flying swimmer", "Il nuotatore dell'aria", così Giacomo era chiamato. Non ci sono parole ... che brutto scherzo ci hai fatto Giacomo. Una notizia che non avrei voluto sapere", si legge su Facebook. "Un tributo ad un giovane super talento italiano. Cieli Blu grandissimo Giacomo. Insieme a tanti altri fratelli che hanno spiccato il volo in una dimensione eterna", si legge in un altro messaggio. 

La carriera

Nell'ambito del volo Giacomo Di Napoli aveva bruciato le tappe, ottenendo anche di poter volare con un elicottero biposto, ovvero con passeggero. Aveva raggiunto questo obbiettivo a 18 anni, il più giovane a livello italiano ed Europeo a ottenere questa "patente". Nel 2019 aveva ottenuto il premio come ’Eccellenza sportiva’ assegnato a nella giornata olimpica del Coni.