MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

22 dicembre 1858, a Lucca nasce un genio: Giacomo Puccini

A Torre del Lago oggi giungono al termine le Conversazioni sull’opera condotte dalla pianista Silvia Gasperini, in chiusura Turandot

Giacomo Puccini (foto Ansa)

Giacomo Puccini (foto Ansa)

Firenze, 22 dicembre 2024 - Nasceva a Lucca il 22 dicembre del 1858 Giacomo Puccini, di cui quest’anno si è celebrato il centenario dalla morte. Il maestro viene celebrato anche dal Dizionario Biografico degli Italiani Treccani come "il massimo compositore italiano del primo Novecento", dopo la morte di Verdi e uno dei più eseguiti al mondo. Figlio d'arte, aveva abbandonato la carriera di provincia per completare la formazione di musicista in un conservatorio importante come quello di Milano. Una scelta felice che gli permise di imparare, da spettatore, cos'è un melodramma, per raggiungere il suo vero scopo: "scrivere opere moderne, di preferenza nella scia di Richard Wagner, non del belcanto italiano o di Giuseppe Verdi", come ricorda Dieter Schickling nella voce scritta per la Treccani. Oggi si concludono Le Conversazioni sull’opera, il ciclo di appuntamenti organizzato dalla Fondazione Simonetta Puccini per approfondire i capolavori pucciniani.

Appuntamento alle 16 con un incontro dedicato a Turandot, l’ultima e forse più enigmatica opera di Giacomo Puccini. Ambientata in una fiabesca Cina imperiale, Turandot narra la storia della principessa crudele e del principe ignoto che sfida i suoi enigmi per conquistare il suo cuore. Sebbene lasciata incompiuta a causa della morte del compositore, l’opera è considerata un capolavoro che unisce lirismo, dramma e grandiosità orchestrale. L’incontro, che si terrà presso l’Auditorium Simonetta Puccini di Torre del Lago, sarà guidato dalla pianista Silvia Gasperini, che accompagnerà il pubblico nell’approfondimento dei temi musicali e drammatici dell’opera.

Ad affiancarla ci saranno i soprano Silvia Pantani e Katerina Kotsou e il tenore Davide Piaggio, regalando al pubblico le emozioni delle celebri arie dell’opera, tra cui Nessun dorma, uno dei brani più iconici della storia della musica. Composta a Viareggio e messa in scena nel 1926, due anni dopo la morte del Compositore, Turandot rappresenta l’apice della sperimentazione musicale di Puccini, che unisce suggestioni orientali, orchestrazioni raffinate e una costruzione drammatica di straordinaria modernità. La principessa Turandot, simbolo di mistero e inaccessibilità, e il suo dramma si intrecciano con i temi della compassione e dell’amore, portando a una riflessione sulla natura del potere e della redenzione. L’evento è a ingresso gratuito e rappresenta l’ultimo appuntamento del ciclo Le Conversazioni sull’opera, un viaggio tra le pagine più celebri della produzione pucciniana, organizzato per avvicinare il pubblico alla musica e al mondo del grande compositore.