Firenze, 1 settembre 2024 – Presidente, ci siamo, è già settembre, tempo di cantiere nel Centrosinistra con le annunciate prove di campo largo. Ci sono già i primi appuntamenti?
“Mancano 13 mesi alle elezioni, ancora presto per appuntamenti elettorali. Continuiamo con il governo della Toscana per sostenere le famiglie con gli asili nido gratis, le popolazioni alluvionate con i rimborsi per i danni, gli anziani e i fragili con un sistema sociosanitario saldamente pubblico, infrastrutture digitali e di trasporto e investimenti per nuovi residenti nella Toscana Diffusa, per una regione più connessa, forte e unita. Sono queste le basi concrete per costruire un’alleanza più ampia di quella attuale che abbracci anche nuove forze politiche”.
Ha risentito il segretario Fossi?
“Con Emiliano vi è un rapporto costante, sono felice di avere al mio fianco un Pd protagonista di un’alleanza che, numeri alla mano, sta portando sviluppo e crescita in Toscana”.
In questo agosto rovente è rimasto deluso per il suo bis messo in discussione?
“Sono d’accordo con chi non ha voluto aprire più di un anno prima la campagna elettorale minando il nostro lavoro quotidiano per i toscani. Ciò detto arriverà il momento per entrare nel merito dei contenuti, delle politiche per la Toscana del 2030. Il tempo dei veti è finito, la destra si batte con un’alternativa credibile e solida”.
Però c’erano degli indizi anche nei mesi precedenti: nessun assessore considerato vicini a lei in giunta a Firenze…
“Non accetto una visione padronale del Pd, il mio partito. Sento vicini a me tutti gli assessori che ne sono espressione, a partire dalla sindaca Sara Funaro. E anche con gli altri alleati sto lavorando molto bene”.
C’è chi sostiene, anche nel suo partito, che lei è difficilmente governabile.
“Alle Regionali del 2020 864.310 toscani hanno fatto la croce sul mio nome. Quegli elettori sanno che il loro presidente ha mantenuto fermezza nei valori e personalità nel perseguire il meglio per la sua regione. Tutti mi riconoscono comunque, a destra come a sinistra, una costante apertura al confronto per compromessi nell’interesse della comunità, non dei singoli. Pensate a come siamo arrivati a raggiungere il piano dei rifiuti, il piano dei trasporti e delle infrastrutture, la legge quadro per il turismo o la stessa legge sulla Toscana diffusa”.
Dopo gli elogi di Fossi per il suo lavoro in Regione, è stato notato un suo allineamento più a sinistra.
“Se per “orientamento più a sinistra” si intende il mio impegno per una multiutility chi si allarghi senza quotazione in borsa, certamente si. Ho sempre sostenuto che, prima di qualsiasi quotazione, questa società dei servizi dovesse consolidarsi sotto il decisivo controllo dei Comuni. Poi mi sembra evidente che la Toscana stia guidando l’alternativa al Governo nazionale: un regionalismo equo e solidale rispetto all’autonomia differenziata che spacca l’Italia, gli asili nido gratis per 14mila bambini rispetto ai tagli della destra sulle famiglie”.
Da riformista crede che sia possibile allargare la coalizione al M5 Stelle?
“Se vogliamo vincere dobbiamo farlo, chi non lo riconosce è destinato a perdere e vivere in un Paese governato dall’estrema destra. Possiamo costruire un’alleanza di governo che vada da Azione e Italia Viva, le forze riformiste e liberali, ad AVS e M5 Stelle. Partiamo dal no all’autonomia leghista e il sì al salario minimo. E da lì costruiamo un accordo sui programmi e la visione di Toscana, perché l’elettorato sappia che ci si unisce per il fare e non per il potere”.
L’alleanza con Italia Viva è per lei irrinunciabile?
“Perché dovremmo rinunciarci quando i fatti dimostrano che stiamo lavorando bene e in modo compatto da ben quattro anni? Inoltre, con la nuova fase voluta dalla segretaria Elly Schlein, che ha messo fine alla stagione dei veti, l’alleanza è ancora più naturale oggi”.
Le parole di apprezzamento della segretaria Schlein sulle buone pratiche della Toscana pesano di più o di meno dell’affermazione che è prematuro parlare di una sua candidatura bis?
“La segretaria fa perno sulle politiche del centrosinistra toscano per raccontare agli italiani l’alternativa alla destra di Meloni. Questo ci responsabilizza e motiva a dare ancora di più. Ho conosciuto in questi mesi Elly, donna determinata dai saldi valori, grande intelligenza e abilità tattica, come dimostrato dal successo del Pd alle ultime Europee. Le ho promesso che ci vedrà impegnati nel sostenere i toscani investendo in formazione e lavoro, difendendo la scuola pubblica e la sanità pubblica, con l’obiettivo di fare della Toscana un vero modello di governo del Paese”.
Aeroporto, multiutility e FiPiLi: sarà possibile un’intesa?
“Sì, stavolta è possibile. Sull’aeroporto, il processo amministrativo è in corso e la decisione finale spetterà alla conferenza dei servizi nazionale, che acquisisce i pareri tecnici necessari. Politicamente, c’è spazio per affinare il progetto migliorandone la sicurezza e diminuendone l’impatto ambientale. Per la multiutility, ci sono tutte le condizioni per un allargamento, basato sul consenso dei comuni coinvolti e non sulla quotazione in borsa. Sulla FiPiLi, propongo di discutere una soluzione che preveda la possibilità di introdurre un pedaggio solo per i Tir in un secondo momento, garantendo così un accordo ragionevole tra le parti”.
E sull’acqua pubblica?
“Sull’acqua pubblica nulla osta alla riacquisizione dei Comuni delle quote oggi in mano ad altre società. L’importante è che abbiano le risorse per farlo”.
Quindi quando affronterete i temi del programma, quali sono quelli per i quali non intende fare passi indietro?
“Dialogo e rispetto sono per me la base di partenza del percorso che abbiamo davanti. Ho le mie idee ma ho sempre governato insieme, mai mi sono sentito un uomo solo al comando in questi 4 anni. È la legislatura del noi quella che stiamo vivendo. Per esempio credo che la FiPiLi meriti lavori urgenti con una Società Toscana Strade che li realizzi. Su questo troveremo un accordo con politica e categorie. Come anche per la Tav, i trasporti e la Darsena Europa. Poi la legge sulla Toscana Diffusa con investimenti concreti in 172 comuni, dando priorità ai più piccoli. Un piano serio contro lo spopolamento. Non mi vedrete imporre alcunché, saprò unire anche dove sembra più difficile”.
Mesi fa si è parlato della sua intenzione di presentarsi alle prossime elezioni anche con una sua lista civica. Pensa di portare avanti questa lista?
“Ammetto che in molti toscani mi riconoscono la capacità di anteporre il bene collettivo alla appartenenze, partiamo da qui per coinvolgere anche chi alle elezioni politiche fa scelte diverse. Credo si possa e si debba costruire un’alleanza con questo civismo, basandosi sui programmi. Comunque è presto, e scelte simili si assumono insieme alla coalizione”.