Firenze, 27 ottobre 2021 - Un codice etico per tenere fuori dagli appalti pubblici toscani le aziende coinvolte in vicende legate alla criminalità organizzata, l’impegno della Regione nelle bonifiche del Keu e un interessamento maggiore dell’Osservatorio sulla legalità. Sono le proposte avanzate dal presidente della Toscana, Eugenio Giani, alla Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata, nell’audizione di questo pomeriggio. «Ho proposto – ha detto –. un codice etico che elimini da qualsiasi tipo di committenza con la pubblica amministrazione, a livello regionale le aziende con collimanze o partecipazioni in vicende legate alla criminalità organizzata».In parallelo l’idea di un maggior coinvolgimento dell’Osservatorio sulla legalità che «può dare suggerimenti alla giunta e al consiglio regionale».
Il terzo punto riguarda la gestione del Keu individuato in 13 diversi siti toscani (collocati in più punti di Bucine, Pontedera, Peccioli, Montaione, Empoli, Massarosa, Crespina Lorenzana, Pisa, Piantravigne). «Siamo a disposizione della magistratura – ha detto ancora Giani -. Nel momento in cui verrà fuori un quadro chiaro la Regione sarà in prima fila per le bonifiche». Il governatore è tornato quindi a difendersi sull’approvazione, nella scorsa legislatura, del cosiddetto emendamento pro-conciatori. «Dopo aver visto gli atti che la magistratura ha messo in evidenza – ha detto - sono stato io a proporre di eliminare l’emendamento. E proprio su mia proposta il Consiglio l’ha revocato».
Lisa Ciardi