La Toscana dichiara guerra al gioco d’azzardo patologico: piano da 8 milioni per fermarlo

Ecco di cosa si tratta

Una signora che gioca alla slot machine

Una signora che gioca alla slot machine

Firenze, 29 giugno 2024 – Prevenire, curare e riabilitare chi soffre di dipendenza dal gioco d’azzardo e per contrastare il fenomeno, quando questo diventa patologico. Questo l’obiettivo del piano toscano 2024-2026: messi a disposizione, con una delibera proposta dall’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, quasi 7 milioni e 891mila euro. La Toscana è stata una delle prime Regioni in Italia a darsi una legge sulla ludopatia. Nel 2018 ha varato il primo piano di contrasto al gioco d’azzardo, finanziato allora con oltre 3 milioni e che si proponeva di concorrere alla rimozione delle cause sociali e culturali capaci di favorire le forme di dipendenza da gioco.

"La Toscana è una regione all'avanguardia in questo settore - dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani - Con tali risorse proseguiamo dunque nell'intento di metterlo sempre più e sempre meglio a sistema nel welfare di cui rappresenta una parte importante".

“Il primo passo per contrastare le dipendenze è riconoscerle”, commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. "Queste risorse permetteranno di programmare interventi sempre più puntuali e diffusi sul territorio. Parte del finanziamento è assegnato alle Asl, per il potenziamento dei servizi e delle rete per la presa in carico dei pazienti, parte andrà alle zone Distretto e alle società della salute per la prevenzione e ad Ispro per il numero verde, che diventerà un punto di riferimento per tutte le dipendenze.”

Cos’è il gioco d’azzardo

Per giochi d’azzardo si intendono tutti quei giochi dove si investono soldi, ma il cui risultato, e l’eventuale vittoria, dipende dal caso e non dall’abilità del giocatore: le slot machine, ad esempio, le lotterie, i gratta e vinci, il lotto, le scommesse sportive, la roulotte ed altri giochi da casinò. Possono sembrare innocui, ma il pericolo deriva dalla dipendenza che possono provocare a tutte le età, portando a trascurare famiglie, impegni di lavoro e vita sociale. Quando la vita è un gioco, recita la campagna di comunicazione toscana, è in gioco la vita. E il gioco d’azzardo diventa un problema quando si spende sempre più denaro e ci si indebita, quando si pensa di controllare il gioco senza riuscirci, quando si diventa irritabili se non si gioca o si mente a familiari ed amici.

A chi rivolgersi

Se la situazione è questa, è importante rivolgersi ad un esperto, chiamando il centro regionale di ascolto per il gioco d’azzardo oppure i servizi per le dipendenze sul territorio. Il numero verde regionale da contattare è l’800-881515, gratuito e attivo per tutta la Toscana dalle 9 alle 14 dal lunedì al venerdì. Si può anche scrivere a [email protected].