TOMMASO CARMIGNANI
Cronaca

Gioco d’azzardo, sono cifre folli: nel 2022 bruciati 7,4 miliardi di euro in Toscana

Il dato è in crescita di oltre il 50% rispetto al 2021. Soltanto a Firenze spesi 690 milioni di euro

In Toscana, solo nel 2022, bruciati quasi 7,4 miliardi di euro nel gioco d'azzardo

Firenze, 28 settembre 2023 – Le cifre sono da capogiro. Talmente alte da stentare a crederci: nel 2022, in Toscana, la somma spesa per il gioco d’azzardo sfiora i 7,4 miliardi di euro. Per la precisione, si parla di 7.396.856.237 euro finiti in scommesse, gratta e vinci, lotterie telematiche e macchinette. Il dato scorporato parla di quasi 4 miliardi (3.949.822.008 euro) in giocato fisico (cioè le scommesse effettuate in ricevitorie e sale gioco), mentre la somma spesa nel gioco telematico – cresciuto soprattutto nel periodo della pandemia – è di circa 3,4 miliardi di euro.

I numeri arrivano da Filippo Torrigiani, consulente della commissione parlamentare antimafia, e don Armando Zappolini, entrambi rappresentanti della campagna nazionale Mettiamoci in gioco e da sempre in prima fila contro il gioco d’azzardo e le dipendenze che questo può creare. Il dato davvero inquietante, spiegano i due, “è che in Toscana, rispetto al 2021, la somma giocata è aumentata di oltre 1,6 miliardi rispetto al 2021”. In termini percentuali è la regione italiana che cresce di più: + 54% contro una media nazionale di + 43%.

Da sinistra, don Armando Zappolini e Filippo Torrigiani
Da sinistra, don Armando Zappolini e Filippo Torrigiani

"Di fronte a un fattore economico devastante generato dal caro vita che indica un drastico crollo dei consumi degli italiani pari - 3,7 miliardi di euro in 6 mesi, con la Bce che rivede al rialzo le stime sull'inflazione – dicono Torrigiani e Zappolini – gli ultimi dati sono davvero inquietanti e significativi”. 

Secondo l’ultimo rapporto regionale sulla povertà chiarisce, il 10% delle famiglie toscane arriva a fine mese con difficoltà e, sempre secondo l’Irpet, l’8% delle famiglie dichiara un reddito netto mensile inferiore a 600 euro al mese, il 10% a meno di 800, il 25% a meno di 1.200 euro al mese, la metà a meno di 2.000 euro

"C’ è bisogno di ripensare l’intero sistema concessorio dei giochi: l’equazione secondo cui ‘gioco legale uguale gioco sicuro’ è abbondantemente superata dal corso degli eventi – continuano don Zappolini e Torrigiani – come pure la favola secondo la quale ‘senza il gettito dell’azzardo non si chiudono i bilanci’ è una grande bugia. Esistono molteplici segmenti dove sarebbe opportuno recuperare risorse da destinare all’erario e alle necessità del paese: evasione ed elusione fiscale, infrazioni di carattere comunitario che siamo chiamati a corrispondere attraverso la fiscalità generale, solo per citarne alcuni”.

Il dato più alto in termini di Comuni è quello di Firenze, dove nel 2022 si sono spesi quasi 690 milioni di euro. Per la precisione 384.873.260,37 euro è la somma di giocato fisico, mentre 302.191.198,93 è di giocato telematico.