Arezzo, 25 novembre 2024 – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne
Da Arezzo parte il messaggio “25 novembre sempre”
Pronto Donna descrive il fenomeno: “Donne con figli e in età matura. Emersi più casi”
“Per il centro antiviolenza, tutti i giorni è il 25 novembre e vorremmo che la comunità che è impegnata così tanto in questa occasione mantenga alta l’attenzione ogni giorno, tutto l’anno.”
Così la presidente di Pronto Donna Ursula Armstrong ha aperto il tradizionale incontro con i giornalisti, oggi, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. L’appuntamento si è svolto all’interno di quella che sarà la nuova sede del centro antiviolenza gestito dall’associazione, l’unico della provincia di Arezzo.
Oltre al lavoro quotidiano, inserito nella rete istituzionale, delle operatrici, delle socie volontarie e del consiglio direttivo per tutelare le donne e i loro figli e figlie che intraprendono un percorso per uscire dalla spirale di violenza, è forte l’impegno per la raccolta fondi affinché i locali di viale Michelangelo 8 possano essere allestiti per creare un adeguato luogo di lavoro e un’accoglienza dignitosa, riservata e protetta per tutte coloro che si rivolgono a Pronto Donna. “Finora abbiamo lavorato in uno spazio molto ristretto, mentre qui abbiamo la volontà di creare anche ambienti aperti alla cittadinanza, per fare formazione, perché le scuole possano venire a consultare la biblioteca di genere” ha aggiunto la presidente “Sarà la casa di tutte, ma per realizzarla abbiamo bisogno di investire circa €50,000 nei lavori di adeguamento e l’allestimento degli spazi. La raccolta fondi è già in corso e continuerà fino al nuovo anno, con altri due eventi di spicco, di cui il ricavato sarà devoluto a Pronto Donna: Il 7 e 8 dicembre ci sarà una mostra fotografica presso l’associazione Imago, mentre per il 13 dicembre ci sarà lo spettacolo musicale La Voce delle Donne al Teatro Petrarca.”
I casi che arrivano al centro antiviolenza Pronto Donna
A differenza di quello che si potrebbe pensare, la violenza sulle donne non è un fenomeno emergenziale, i casi che arrivano al centro in situazione d’urgenza sono solo l’1,1% del totale, quindi l’emergenza è da considerarsi un’eccezione. La violenza maschile contro le donne sia di tipo sessuale, fisica, psicologica ed economica, agisce in modo complesso, profondo, e spesso subdolo, perciò difficile da riconoscere. La stragrande maggioranza delle donne che si rivolgono a Pronto Donna subiscono violenze e abusi che non hanno un epilogo con un femminicidio ma le intrappolano in relazioni tossiche da cui può essere molto difficile uscire, anche nel medio-lungo periodo.
I dati del fenomeno in provincia di Arezzo
È stata la direttrice di Pronto Donna Elisa Serafini a descrivere il fenomeno attuale. “Innanzitutto osserviamo che i casi che arrivano al centro antiviolenza sono aumentati. Nel 2023 abbiamo accolto le richieste di aiuto di oltre 300 donne, mentre al 31 ottobre di quest’anno sono già più di 400 di cui 32 hanno fatto accesso alla struttura di emergenza contro le 27 dell’intero anno precedente. Si tratta di emersione dei casi di violenza, segno di una maggiore riconoscibilità del centro antiviolenza, rispetto a quanti episodi restino nel sommerso e a una maggiore consapevolezza nel riconoscere gli abusi da parte delle donne. Nei primi 10 mesi del 2024 ci sono state anche 10 donne e 5 minori che sono stati accolti nella casa rifugio e nelle cse di seconda accoglienza per un totale di oltre 1899 pernotti nelle strutture d’accoglienza. Un dato questo che si rivela in aumento, segno della difficoltà delle donne di avere a disposizione una casa in autonomia.”