
Marco Bazzoni
Firenze, 28 aprile 2025 – Oggi ricorre la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Una data che, anche quest’anno, si carica di un significato amaro e urgente: quello delle troppe vite spezzate nei luoghi di lavoro.
A ricordarlo, con la forza semplice e potente delle parole e dei nomi, è Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico in un’azienda di Barberino Tavarnelle e Rsl, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. «Oggi non possiamo limitarci a fredde statistiche», dice Bazzoni, «perché dietro ogni numero c'è una persona, una storia, una famiglia che non riabbraccerà più il suo caro».
È un elenco lungo e doloroso quello che l’operaio fiorentino tiene aggiornato con impegno e costanza: sono i lavoratori morti dall'inizio dell'anno ad oggi, 28 aprile 2025. Operai, agricoltori, artigiani, elettricisti, imprenditori: donne e uomini che avevano affetti, passioni, sogni. A loro Bazzoni dedica il suo appello, lanciato in un giorno simbolico ma che chiama alla responsabilità tutto l’anno.
«Questa lista di nomi a molti dirà poco, ad altri nulla. Ma invece dice tantissimo», scrive. E cita anche le parole di Papa Francesco, che si era speso molto per sensibilizzare l'opinione pubblica su quella che definì «una mattanza quotidiana», richiamando istituzioni e imprese alla tutela della vita nei luoghi di lavoro.
Di seguito i nomi dei lavoratori morti sul lavoro dall’inizio del 2025. Un elenco che si chiude con l’ultima vittima, Paolo Lambruschi:
Francesco Stella 38 anni, Alessandro Losacco 59 anni, Roberto Zanoletti 56 anni, Carmelo Longhitano 51 anni, Gino Creuso 62 anni, Rocco D’Ascanio 68 anni, Claudio Garassino 54 anni, Patrizio Spasiano 19 anni, Pompeo Mezzacapo 39 anni, Luca Guerrini 52 anni, Luca Oldano 32 anni, Mario Morina 59 anni, Petre Zaim 58 anni, Cheikh Ndiaie 32 anni, Felice Ferrara 44 anni, Charles Outtier 25 anni, Lello Di Giovambattista 63 anni, Gabriele Raimondo 33 anni, Marjorie Angela García Cruzn 48 anni, Sergio Michele 57 anni, Eugen Daniel Vasiliu 39 anni, Mauro Stocco 57 anni, Maicol Affatato 26 anni, Carlo Biffi 59 anni, Adriano Rigon 65 anni, Alessandro Brunello 49 anni, Cosimo Demola 48 anni, Kiro Novoselski 56 anni, Sebastiano Torregiani 27 anni, Antonino Curro 36 anni, Giuseppe Lonoce 65 anni, Giancarlo Ferretti 63 anni, Lorenzo Bertanelli 36 anni, Antonio Pirretti 50 anni, Luca Parisi 48 anni, Francesco Mansueto 61 anni, Michele Giangregorio 45 anni, Giacomo Maimonte 55 anni, Manuel Vargiu 45 anni, Raffaele Sicari 26 anni, Michele Bernardi 44 anni, Antonio Fabiano 46 anni, Gianni Caula 57 anni, Giorgio Bedini 82 anni, Giuseppe Poppiti 52 anni, Mehmet Xibraku 67 anni, Andrea Canzonieri 21 anni, Thomas Gobbi 35 anni, Aurelian Vinau 41 anni, Francesco Ionadi 62 anni, Agostino Bordogni 55 anni, Alessandro Guerra 54 anni, Fabrizio Casafina 57 anni, Umberto Coghetto 27 anni, Peter Nussbaumer 23 anni, Sanderson Mendoza 26 anni, Antonio Alongi 55 anni, Tommaso Geremia 40 anni, Roberto Falbo 53 anni, Marius Bochis 41 anni, Gian Paolo Bernieri 63 anni, Nicola Di Vito 32 anni, Daniel Tafa 22 anni, Nicola Sicignano 50 anni, Umberto Rosito 38 anni, Federico Ricci 30 anni, Tommaso Altobelli 60 anni, Francesco Procopio 57 anni, Nazareno Bistosini 63 anni, Paolo Cervini 57 anni, Domenico Brega 58 anni, Paolo Mariottoni 56 anni, Giuseppe Scarpato 54 anni, Sabatino D’Alberto 71 anni, Francesco D’Alo 59 anni, Pietro Zito 35 anni, Massimo Mirabelli 76 anni, Claudio Clementoni 57 anni, un operaio di 17 anni, Pasquale Mastrototaro 55 anni, Antonio Maiorano 54 anni, un operaio di 34 anni, morto dopo una settimana di agonia, Carmine Parlato 59 anni, Nunzio Mazzone 65 anni, Massimo Caliciuri 53 anni, Simone Marolla 45 anni, Eugenio Candi 75 anni, Nicola Marino 59 anni, Antonio Rapisarda 65 anni, Stefano Vitali 59 anni, Christian Rossetti 49 anni, Marino Zaltron 58 anni, Paolo Lambruschi 59 anni.