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Giorno della Memoria e 80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz, domani in scena “Stuck 75190 – pezzi inutili”

Nel programma delle iniziative organizzate nella città del Marzocco in occasione della ricorrenza del 27 gennaio, giovedì 30 alle 21,15 al cinema teatro Masaccio sarà recuperato lo spettacolo dell’associazione culturale Paro Paro a cura del gruppo Amentia Teatro

Arezzo, 29 gennaio 2025 – Giorno della Memoria e 80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz, domani in scena “Stuck 75190 – pezzi inutili”

Nel programma delle iniziative organizzate nella città del Marzocco in occasione della ricorrenza del 27 gennaio, giovedì 30 alle 21,15 al cinema teatro Masaccio sarà recuperato lo spettacolo dell’associazione culturale Paro Paro a cura del gruppo Amentia Teatro liberamente ispirato al libro “Fino a quando la mia stella brillerà” di Liliana Segre

In occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria, il Comune di San Giovanni Valdarno ha promosso, insieme a enti e associazioni locali, un ampio programma di iniziative. L'obiettivo è stimolare una riflessione su quanto vissuto dal popolo ebraico, dalle minoranze e dai deportati politici e militari italiani nei campi di concentramento nazi-fascisti.

Fra queste, lo spettacolo “Stuck 75190, pezzi inutili”, liberamente ispirato al libro “Fino a quando la mia stella brillerà” di Liliana Segre inizialmente in programma per lunedì 29 gennaio. Per motivi di ordine tecnico l’iniziativa è stata spostata a domani, giovedì 30 gennaio sempre alla 21,15 al cinema teatro Masaccio. La produzione è dell’associazione culturale Paro Paro a cura del gruppo Amentia Teatro con la regia di Henrj Bartolini e il patrocinio del comune di San Giovanni Valdarno.

Valerio Brogi, Riccardo Cammelli, Valerio Cappellini, Francesca Ciardi, Filippo Guerrini, Matteo Lucarini, Katiuscia Merli e Viviana Morini i protagonisti dello spettacolo.

Si snoda come un viaggio in una delle pagine più terribili della storia dell’umanità. Le parole di Liliana Segre attraversano il tempo e ogni persona, rappresentano i ricordi della feroce vita nei campi di concentramento, un racconto attraverso gli occhi di una bambina che, a 13 anni, viene privata della sua adolescenza e deportata nei campi di sterminio prima di Auschwitz e poi di Birkenau. "Il suo racconto - dichiarano i soci della Paro Paro protagonisti dello spettacolo - è lieve quanto atroce e gli attori mettono in scena proprio questi due aspetti, parlando attraverso una gabbia che poi diventerà una sorta di ragnatela, una prigione sempre più stretta che soccomberà alla liberazione e alla libertà. Con questo lavoro si vuole porre nuovamente attenzione su un argomento che mai dovrà essere dimenticato. Quello che la storia ha da insegnare è proprio che non c’è futuro se non abbiamo memoria del passato". L’ingresso ha un costo di 10 euro per il biglietto intero e 7 per il ridotto.

Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare i numeri 3480815131 e 3288263192.