REDAZIONE CRONACA

Il 2 aprile 2005 moriva Papa Giovanni Paolo II

La lunga veglia di preghiera proseguì ininterrottamente fino al giorno dei funerali solenni, celebrati l’8 aprile in una piazza San Pietro gremita

Folla in piazza San Pietro per la scomparsa di Giovanni Paolo II (foto Ansa)

Firenze, 2 aprile 2022 - Alle 21.37 di sabato 2 aprile del 2005, nel Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Wojtyla moriva provato dalla malattia. Pochi istanti prima, ai ragazzi che vegliavano in piazza sotto le sue finestre, aveva dedicato un ultimo pensiero: “Vi ho cercato, adesso voi siete venuti da me e per questo vi ringrazio”.

Angoscia, incredulità e tristezza: questi i sentimenti che invasero le migliaia di persone che in quei minuti stavano percorrendo via della Conciliazione per raggiungere piazza San Pietro. I fedeli che ancora non sapevano, si fermavano davanti alle decine di postazioni televisive per sapere le ultime notizie. Appresa della scomparsa del Santo Padre, la piazza già stracolma continuò a riempirsi di persone. Iniziò allora una lunga veglia di preghiera che proseguì ininterrottamente fino al giorno dei funerali solenni, celebrati l’8 aprile in una piazza San Pietro gremita. Davanti a una folla sterminata, ai tanti capi di Stato intervenuti, al mondo intero che attraverso le televisioni ha assistito commosso alla scena del vento che sfogliava le pagine del Vangelo posto sulla sua bara.

Karol Jozef Wojtya era nato a Wadowice, in Polonia,  il 18 maggio 1920. Sua sorella minore morì poco dopo la nascita, la mamma Emilia quando aveva nove anni, suo fratello maggiore Edmund, medico, nel 1932 mentre suo padre nel 1941. Terminati gli studi nella scuola superiore di Wadowice, nel 1938 Wojtyla si iscrisse all’università Jagellonica di Cracovia. Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’università nel 1939, lavorò in una cava di pietra per guadagnarsi da vivere. Dopo la guerra Wojtyla continuò gli studi in seminario e alla Facoltà di Teologia fino alla sua ordinazione sacerdotale. Venne eletto Papa il 16 ottobre 1978 e fin dal principio del suo pontificato intraprese una vigorosa azione diplomatica: è infatti considerato uno degli artefici del crollo del muro di Berlino.

Il 13 maggio 1981 il giorno dell’attentato ad opera di Ali Agca. Salvato, disse, dalla mano della Madre di Dio, dopo una lunga degenza perdonò il suo attentatore, al quale fece poi visita in carcere. Indisse, tra l’altro, il Grande Giubileo del 2000 e le Giornate Mondiali della Gioventù. Ha ricevuto in udienza numerosissimi capi di Stato e di governo, e durante le cerimonie religiose, le udienze generali e nel corso delle numerose visite pastorali in Italia e nel mondo, milioni di fedeli. Sei anni dopo la morte, il primo maggio 2011, venne proclamato beato dal suo successore Benedetto XVI, e santo il 27 aprile 2014, insieme a Papa Giovanni XXIII, da Papa Francesco.

Nasce oggi

Hans Christian Andersen nato il 2 aprile 1805 a Odense. Grande scrittore e poeta danese, autore di tante celebri favole tra cui ‘La piccola fiammiferaia’, ‘Il brutto anatroccolo’, ‘La regina delle nevi’, ‘La Sirenetta’ e ‘Il soldatino di stagno’. Ha scritto: “La vita di ogni uomo è una favola scritta da Dio”.

 

Maurizio Costanzo