
Mare
Toscana, 27 giugno 2018 - Su 20 punti monitorati, "ben nove sono risultati con cariche batteriche molto elevate. E sono in particolare i fiumi a continuare a riversare in mare scarichi non depurati, con gravi rischi non soltanto per l'ecosistema marino ma anche per la stessa salute dei bagnanti". È questo il bilancio del monitoraggio svolto lungo le coste toscane dall'equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane.
Due, quindi, gli esposti sulle situazioni più critiche: uno per la foce del fosso di Mola, sull'isola d'Elba. L'altro, come l'anno scorso, per la foce del torrente Carrione, a Marina di Carrara, "il sito piu' inquinato della costa toscana da dieci anni a questa parte". Il report elenca nel dettaglio tutti i punti monitorati. Due in provincia di Lucca, con la foce del fosso Motrone, a Pietrasanta, giudicata inquinata. Fa peggio la foce del fosso dell'Abate, a Lido Camaiore, nel Comune di Viareggio, che è indicata come fortemente inquinata.
A Pisa risulta inquinato il prelievo sul canale del Navicelli a Calambrone. Entro i limiti di legge, invece, le analisi alla foce del fiume Serchio, a Migliarino nel Comune di Vecchiano. Dei sette punti monitorati in provincia di Livorno, tre sono risultati fortemente inquinati, due inquinati e altrettanti entro i limiti. Tra i fortemente inquinati c'e' anche la spiaggia di fronte al fosso Camilla, a Marina di Bibbona. Infine, sei i campioni raccolti in provincia di Grosseto, di cui due giudicati fortemente inquinati: sulla foce del fiume Gora, a Follonica, e a Neghelli, a Orbetello, sul luogo vicino ad uno sversamento in spiaggia denunciato nei mesi