Firenze, 9 agosto 2023 - Una minaccia per le imprese e l’ecosistema, ma buono a tavola. Come spesso succede, c’è sempre il rovescio della medaglia. Ed è quello che sta succedendo anche col famigerato granchio blu. Dall’insalatina di granchio agli spaghetti, senza dimenticare il sugo. E poi gli spaghettoni all’aglio, saltati ovviamente al granchio. Dall’antipasto al secondo, il ‘killer dei mari’ può diventare un piatto prelibato. Online non mancano i trucchi per cucinare gli spaghetti al granchio blu, “piatto di mare gustoso e raffinato”, come si legge sul noto blog Giallozafferano. Spazio ancora ai granchi blu al vapore o in guazzetto.
Il granchio blu, oltre al buon sapore, vanta però proprietà nutrizionali importanti, essendo ricco di vitamina B12, e i prezzi per chi vuole acquistarlo si aggirano intorno ai dieci euro al chilo.
Questa specie, originaria delle coste Atlantiche, sta proliferando nei nostri mari. Sta colpendo gli allevamenti di cozze e vongole, ma anche quelli di orate, lungo la costa nord dell'Adriatico ma anche nel Tirreno, a partire dalla Toscana. Oltre a devastare la biodiversità e l'ecosistema. il crostaceo definito 'killer dei mari’ danneggia anche le attrezzature di pesca con le sue chele taglienti e rappresenta una minaccia per la sopravvivenza di oltre 3.000 imprese familiari. Per questo il ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida con il decreto Omnibus ha deciso lo stanziamento di 2,9 milioni di euro a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura che provvedono alla cattura ed allo smaltimento.
Ma, quasi per esorcizzare tutti i rischi derivanti da questo ‘intruso’, il granchio blu si avvia a diventare un protagonista delle nostre tavole. Ecco che i cuochi della Coldiretti sono al lavoro per presentare alcuni menu. Ed anche i ristoratori stanno iniziando a preparare piatti per far conoscere ai clienti il buon sapore di questa specie aliena.
L'obiettivo è mostrare dal vivo come una soluzione per contenere l'eccessiva diffusione del granchio possa essere la sua pesca per il consumo. In questo modo, spiega Coldiretti, sarebbe possibile trasformare quella che oggi è una calamità in un'opportunità.