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Stop al super green pass, Lopalco: "L'addio è regalo ai no vax"

L'epidemiologo: "Il messaggio comunicativo sui vaccini è 'abbiamo scherzato'"

Il professor Pier Luigi Lopalco, epidemiologo dell’ateneo pisano (foto di Valtriani)

Il professor Pier Luigi Lopalco, epidemiologo dell’ateneo pisano (foto di Valtriani)

Roma, 29 marzo 2022 - "L'addio al Green pass rafforzato è un regalo ai no vax. Il fatto di abolirlo da un giorno all'altro, il fatto di dire che si può tornare a lavorare fa passare questo messagio: 'abbiamo scherzato. Avete fatto bene a resistere'". Lo sostiene, l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all'Università del Salento che, tra l'altro, si dice d'accordo con le proteste dei presidi che, dal primo aprile, vedranno tornare al lavoro gli insegnanti non vaccinati, che potranno riprendere l'attività, seppure non a contatto diretto con i ragazzi, facendo il tampone.  

"Le persone che non volevano vaccinarsi - continua - piuttosto che fare il vaccino, come ha fatto il 90% del Paese, hanno trovato scuse, presentato certificati, fatto ricorsi. Hanno perso tempo in attesa di ciò che poi è arrivato, la 'sanatoria'.  È un favore che si è fatto oltre che ai no vax anche alle parti politiche che strizzano l'occhio a queste persone. L'isolamento di un positivo a Sars-CoV-2 è una misura minima da conservare. È più che condivisibile dunque il mantenimento della quarantena di 7 giorni per i positivi anche dopo il primo aprile, dopo la fine dello stato di emergenza Covid", sostiene. "Quella che stiamo attraversando - ribadisce l'esperto - è una seconda ondata di Omicron, più lieve rispetto alla prima. Non vedo nessun tipo di sorpresa nell'andamento della circolazione virale. Possiamo quindi gestirla bene con mezzi ordinari. E tra questi, in primis - precisa - c'è l'isolamento dei positivi".