Nasce la guida di montagna, e ne cancella altre 7500

Le associazioni delle Guide ambientali escursionistiche lanciano l'allarme sulla riforma in atto, che prevede la creazione della figura della "Guida escursionista di montagna" con tanto di ordine professionale

Nasce la guida escursionistica di montagna, ma c'è una polemica

Nasce la guida escursionistica di montagna, ma c'è una polemica

Firenze, 27 febbraio 2024 – Una nuova figura professionale che ne mette a rischio 7.500. È la Guida escursionistica di montagna, prevista dal disegno di legge in materia di ordinamento delle professioni di montagna, attualmente all’esame del Parlamento. Ed è quella che «metterebbe ingiustificatamente a rischio le qualità professionali e l’accesso all’attività di oltre 7.500 Guide ambientali escursionistiche, che da ormai 30 anni operano su tutto il territorio nazionale». Solo in Toscana, per fare un esempio, sono 1.100 le Gae iscritte nell’elenco della Regione Toscana.

L’allarme lo lanciano le quattro associazioni professionali maggiormente rappresentative delle Guide ambientali escursionistiche a livello nazionale (Aigae, Lagap, Assoguide, Agae) che, per discutere di questi temi, si riuniranno a Roma domani 28 febbraio per definire «una contro-proposta costruttiva» per la riforma in atto.

«L’Antitrust – sostengono le quattro associazioni in una nota congiunta – ha già da tempo chiarito che la previsione dell’obbligo di iscrizione in un Collegio professionale per l’esercizio della professione di Guida alpina (quindi a maggior ragione per le Guide escursionistiche) è una misura eccessiva ed anticoncorrenziale».

«La preoccupazione dei nostri soci – spiega il fiorentino Alberto Calamai, presidente di Agae – è che, dopo anni di formazione continua e di esperienza nell’accompagnamento degli escursionisti, debbano ripartire da zero per poter accedere all’abilitazione di un ordine professionale che ha poco a vedere con il loro lavoro. Le nostre guide si riconoscono infatti nella capacità di offrire occasioni di turismo escursionistico “lento” che è molto lontano da quello tecnico-sportivo che ad esempio caratterizza l’alpinismo. Il disegno di legge quindi rischia di compromettere la libertà di esercizio della professione di Gae».

«Le Guide escursionistiche ambientali - ricordano le quattro associazioni – già oggi accompagnano in sicurezza milioni di persone in ogni tipo di ambiente: mare, pianura, collina, montagna, vulcani e così via, senza alcuna limitazione territoriale, geografica od altimetrica su sentieri e percorsi che non necessitano dell’utilizzo di tecniche e di attrezzature alpinistiche e che non presentano particolare difficoltà o pericolosità. Inoltre presidiano professionalmente i territori in cui lavorano contribuendo in modo determinante a frenare lo spopolamento della montagna e dei luoghi minori. Questa professione ha un profilo consolidato ed è oggi inserita tra le professioni non organizzate in ordini e collegi. Il cambiamento normativo, rischierebbe di cancellare tutto questo ‘curriculum’. dell’escursionismo culturale. Le Gae - si sottolinea ancora – sono una figura diversa dalle Guide Alpine, dagli Accompagnatori di Media Montagna e dalle guide turistiche, e prima di avviarsi alla professione affrontano centinaia di ore di formazione».