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I diritti delle donne e la violenza digitale: parliamone insieme ai genitori e agli insegnanti

Bullismo, Cyberbullismo e violenza digitale in un’ottica di genere

Arezzo, 7 marzo 2025 – I diritti delle donne e la violenza digitale: parliamone insieme ai genitori e agli insegnanti.

Bullismo, Cyberbullismo e violenza digitale in un’ottica di genere.

La Giornata Internazionale dei Diritti della Donna ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo.

Il valore fondamentale dell’uguaglianza di genere è sancita nei Trattati di Roma che i paesi europei firmarono nel 1957 e il principio della parità retributiva tra uomini e donne è stato adottato nel 1975 dal Consiglio delle Comunità Europee. Quindi il cammino verso l’uguaglianza parte da molto lontano, ma ancora oggi siamo ben lontani da un’uguaglianza compiuta.

I social media possono svolgere un importante ruolo nell’emancipazione delle donne e nella tutela dei loro diritti. Tuttavia, oltre ai vantaggi dei canali dei social media in termini di diritti delle donne, ci sono anche aspetti negativi in termini di violenza digitale contro le donne. L’anonimato dei canali dei social media può portare a cyberbullismo e molestie online. Chi esprime apertamente le proprie opinioni o ha un ampio seguito è spesso bersaglio di molestie online.

La violenza online è stata identificata come una delle principali cause del divario digitale di genere a livello mondiale, che impedisce alle donne e ragazze di avanzare nei campi della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica. Donne e ragazze hanno maggiori probabilità di subire violenza digitale rispetto agli uomini. A livello globale, il 38% delle donne dichiara di avere subito abusi diretti online.

Le donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni, in particolare, sono maggiormente a rischio di subire tutte le forme di violenza online (Consiglio d’Europa, 2023).

La violenza di genere presente all’interno dei nostri contesti si manifesta anche online, coinvolgendo alcune categorie più di altre, in particolare le ragazze e le donne.

Gli ambienti digitali, come tutti gli aspetti dell’interazione umana, non sono neutri rispetto al genere piuttosto riproducono le esistenti relazioni di potere presenti all’interno delle società. Poiché offline e online sono strettamente connessi, chi fa esperienza di violenza online riporta nella vita reale effetti sia sul piano emotivo che fisico.

“Proseguendo la proficua collaborazione fra Centro Antiviolenza Pronto Donna e l'Unione dei Comuni del Casentino”ha detto Eleonora Ducci Sindaca di Talla e Assessore alle Pari Opportunità dell’Unione “abbiamo voluto promuovere un’iniziativa per sensibilizzare i genitori e gli insegnanti su questo tema. Proprio in occasione della giornata internazionale della donna, grazie alla collaborazione con il Comune di Castel Focognano e l’Istituto Comprensivo “Guido Monaco” saranno organizzati momenti di confronto sul tema del bullismo e cyberbullismo in un'ottica di genere. Sussistono infatti differenze sul fenomeno in base al genere che, se non conosciute, possono essere di ostacolo sia per riconoscere le vittime che per aiutarle.”

Gli incontri fanno parte di un progetto più ampio, finanziato dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Arezzo, che ha come partner l’Associazione Pronto Donna e l'Ufficio Scolastico Territoriale di Arezzo, che ha visto le operatrici del Centro Antiviolenza impegnate nelle scuole secondarie di Primo e Secondo Grado del territorio provinciale.

I momenti di confronto pensati con l'Unione dei Comuni del Casentino si svolgeranno la mattina del 22 marzo presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo “Guido Monaco” di Castel Focognano e saranno dedicati ai docenti e ai genitori per promuovere una sensibilizzazione sul tema; negli incontri sarà approfondito anche il tema della violenza digitale, che sempre più si manifesta nelle nuove generazioni, come emerge dal rapporto dell'Agenzia dell'Unione Europea per i Diritti Fondamentali (2019) che indica che il 13% delle donne europee ha subito molestie informatiche a partire dall'età di 15 anni, con tassi più elevati registrati tra le fasce di età più giovani.