Arezzo, 12 febbraio 2025 – La Rete interregionale Portraits on stage annuncia i vincitori della quarta edizione del Bando di residenza Portraits on stage 2024 per giovani compagnie o artisti under 35, volto al sostegno di progetti artistici inediti di spettacolo dal vivo declinanti il tema dell’arte figurativa.
Il Bando Portraits on stage 2024, chiuso lo scorso novembre, ancora una volta ha registrato un’ampia adesione ricevendo numerose proposte progettuali di giovani artisti, compagnie e collettivi provenienti da tutta Italia. I risultati di questi anni fotografano l’esistenza e la resistenza, su territorio nazionale, di una rete artistica di ricercatori che attraverso varie discipline dialogano tra loro costruendo nuovi immaginari e intrecciando riflessioni sul tema dell’arte. In un momento storico in cui la riproducibilità tecnica e la “creatività artificiale” uniscono e dividono le vecchie e le nuove generazioni portandole a interrogarsi, ciascuna con i propri mezzi, sull’impoverimento espressivo e culturale che potrebbe conseguirne, l’azione di scouting e sostegno attuata dalla Rete Portraits on stage dal 2021, si dimostra sempre più necessaria e rivelatoria del sentire contemporaneo.
I promotori, soddisfatti dell’alta qualità e dell’eterogeneità dei linguaggi utilizzati, hanno selezionato tre progetti vincitori e due menzioni speciali:
PROGETTI VINCITORI
1) "ELENA HELEN” di e con Chiara Ferlito.
Motivazione: per l'autenticità e immediatezza della proposta e la capacità di immaginare un meccanismo scenico semplice ed efficace e per la passione viscerale che lega la performer alle opere dell'artista da lei indagata, che dimostra come proprio dall'arte figurativa sia nata per lei l'urgenza di un racconto.
2) “ESSERE SOLO L’OCCHIO” di e con Samantha Montagna.
Motivazione: per la scelta del personaggio da indagare e il desiderio di affrontare il tema della solitudine, nel caso di Vivian Maier così piena di segreti e persone. Per la capacità evocativa del movimento che travalica l’astrazione della danza e cerca una carnalità attoriale.
3) “OVERDOSE” di Sathya Nardelli, con Sathya Nardelli e Nicholas Turba
Motivazione: per l'uso particolare dei linguaggi, dalle proiezioni alle azioni fisiche, dal teatro all'illustrazione dal vivo, verso una ricerca di comunicazione tra il personaggio e il mondo che si trova attorno. Un fumetto vivente che riflette il rapporto fra sentimenti e follia.
MENZIONI SPECIALI da parte di Eclario Barone -scultore, pittore e prof. presso l’Accademia di Belle Arti di Roma- e Davide Tito - scultore e prof. presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze-:
1) il progetto “URLO! TEMO DI NON FARCELA” di e con Omar Giorgio Makhloufi. Attraverso la compenetrazione dei linguaggi (parola - corpo - suono) lo spettatore entra in contatto con gli incubi dell'artista norvegese, non distanti dalle inquietudini della nostra contemporaneità.
2) il progetto "DEVE CADERE UN PO' DI PIOGGIA” di Francesco Ferrara e Salvatore Cutrì; che dalla biografia di Van Gogh incontra l'artista attraverso le parole scritte mandate al fratello. Il pubblico coinvolto, vive un’esperienza immersiva di improvvisazione e partecipazione attiva all'intenzione teatrale.
Ai progetti selezionati verrà offerta una residenza presso una sede degli organismi promotori della durata minima di 7 giorni per un massimo di 15 giorni, a seconda della disponibilità dei relativi spazi teatrali.
I promotori della Rete Portraits on Stage valuteranno la possibilità di offrire ai progetti che avranno raggiunto una forma di spettacolo, delle repliche, con cachet da concordare, nelle stagioni teatrali o festival organizzati dagli stessi.