Idrovore sull'Arno, test per difendersi dagli allagamenti

In azione le idrovore all'altezza della pescaia di San Niccolò. L'assessore Monni: "Presto gli stati generali della protezione civile"

L'esercitazione della protezione civile (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

L'esercitazione della protezione civile (foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 5 novembre 2021 - Le idrovore della protezione civile testate sul greto dell’Arno. Due pezzi importanti del sistema di salvaguardia idraulica: si tratta di idrovore da 12 mila e 24 mila litri al minuto messe alla prova all’altezza della pescaia di San Niccolò. Erano presenti il consigliere metropolitano con delega alla protezione civile, Massimo Fratini, l’assessore regionale alla protezione civile, Monia Monni, il presidente dell’Consorzio di bonifica Medio Valdarno, Marco Bottino.

Hanno assistito al test gli studenti di una classe prima dell'istituto Saffi, con la quale è stato avviato un percorso di sensibilizzazione. Fratini ha accompagnato la Commissione Affari Generali della Metrocittà nella Sala operativa della Prociv all'Olmatello e al magazzino della Chiusa, constatando le potenzialità e professionalità maturate dagli operatori dell'ente.

"Torniamo alla vita normale della protezione civile – ha detto Monia Monni – dopo questa lunga pandemia. L’obiettivo è organizzare gli stati generali della protezione civile in primavera per tornare a incontrarci con tutti i soggetti del sistema: volontariato, tecnici, istituzioni e preparare le sfide del presente e quelle del futuro. Per quanto riguarda la sicurezza idraulica, oltre alle grandi opere, ogni anno investiamo più di cento milioni in manutenzioni coi consorzi. Sono lavori che non si presentano alla stampa, non si tagliano nastri, ma sono fondamentali perché sono quelli che ci permettono di dormire sicuri".