
Paolo Di Grazia
Viareggio, 16 gennaio 2016 - DEBITI, crisi economica, dissesto finanziario hanno messo in ginocchio Viareggio. Ma Burlamacco anche quest’anno, sia pure a fatica e tra mille difficoltà, riuscirà a mettere in scena il suo Carnevale. Ha trovato in Enrico Rossi un fido alleato visto che la Regione ha scucito poco meno di 1,5 milioni lo scorso anno e ha già deliberato di assegnare un altro milione per le sfilate dei carri di quest’anno (7, 14, 21, 28 febbraio e 5 marzo); ma Viareggio quest’anno ha anche trovato la forza e le risorse interne per salvare le feste rionali. Se il corso mascherato con la sua sfilata di carri è la vetrina di lusso della manifestazione viareggina, le feste rionali ne rappresentano la vera anima. Quella più spontanea e genuina, quella che tiene vivo il fuoco della passione carnevalesca.
Lo scorso anno, ad esempio, il rione Darsena – il più antico e il più importante – dette forfait. Troppo onerosi i costi. E’ per questo che il Comune ha lavorato a un progetto che venisse incontro alle esigenze degli orgnizzatori. E alla fine, con un po’ di buon senso da parte di tutti, una soluzione è stata trovata. In sostanza sono stati abbattuti i costi relativi ai vigili urbani e alla pulizia delle strade. Per la pulizia provvederà Sea che spalmerà i costi dell’intervento su tutto l’anno. Per quanto riguarda la polizia municipale, invece, saranno riorganizzati i turni di lavoro in modo da assicurare la necessaria presenza dei vigili senza che figurino ore di straordinario da pagare a parte.
Bene così, insomma. Viareggio cerca di rialzare la testa ripartendo dalla sua festa più importante per provare a lasciarsi alle spalle il periodo buio. Che in ogni caso resta. Sull’altare della patria sono stati infatti sacrificati otto lavoratori stagionali nell’obiettivo di far quadrare il bilancio così come rimangono sulla graticola altre decine di lavoratori delle aziende municipalizzate del Comune, fallite a catena nei mesi scorsi.