CRISTINA PRIVITERA
Cronaca

Il caso Fi-Pi-Li: parole inutili e tempo perso. Ora serve agire

Una settimana da incubo, l’ultima trascorsa, segnata oltre che dai consueti quotidiani incidenti anche dalla morte del volontario Sandro Banchellini

Traffico sulla Fi Pi Li (foto Germogli)

Traffico sulla Fi Pi Li (foto Germogli)

Firenze, 6 ottobre 2024 – Non è una strada, è un tratturo. E’ l’ultima definizione – usata in una nota di protesta da Azione Ncc – della famigerata Fi-Pi-Li. Una settimana da incubo, l’ultima trascorsa segnata oltre che dai consueti quotidiani incidenti – anche due gravi nel giro di 24 ore – purtroppo dalla morte di Sandro Banchellini, 48 anni volontario della Croce Rossa e gestore dei gruppi WhatsApp e Facebook dei “Dannati della FiPiLi”.

Un destino crudele per chi da sempre si batteva perché si mettesse mano a risolvere prima possibile i problemi di un’arteria – se vogliamo usare un eufemismo – fondamentale per la Toscana. In questi giorni si celebra il 60° anniversario dell’inaugurazione dell’Autostrada del Sole che, allora, l’Italia riuscì a realizzare in soli otto anni: 113 ponti, compresi i viadotti, oltre a 572 cavalcavia e 38 gallerie. Per la Fi-Pi-Li sono oltre vent’anni che si sprecano parole in dibattiti e rimpalli di competenze e soprattutto tempo. Bene, ora non c’è più tempo, è l’ora di agire, se non vogliamo tenercela ancora così. Campagna elettorale per le regionali 2025 permettendo.