Arezzo, 1 febbraio 2025 – Il Comune di Castiglion Fiorentino, con delibera votata all’unanimità dal Consiglio Comunale, aderisce in data 1° febbraio 2025 alla “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo”, proposta dal Presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra APS (ANVCG) e dal Presidente ANCI.
La “Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo” è stata istituita nel 2017 ed ha come obiettivo quello di conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti conflitti che ci sono stati e che sono ancora in corso in tutto il mondo. L’obiettivo è quello di promuovere, secondo i principi dell’Art.11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra.
Per l’occasione, oggi sabato 1° febbraio, a lato dell’ingresso del Palazzo Comunale è stato affisso uno striscione con scritto “Stop alle bombe sui civili”, mentre la sera la fontana dei giardini pubblici di Piazza Matteotti si illuminerà di blu. Inoltre, nei giorni scorsi l’iniziativa ha coinvolto anche gli studenti delle scuole.
Lunedì 27 gennaio, infatti, presso la Sala Consiliare si è riunito il Consiglio Comunale dei ragazzi accompagnati dall’insegnante Francesca Vestrini. Durante la seduta sono stati presentati e illustrati alcuni lavori realizzati dagli studenti delle scuole primarie e 1 ª -2ª-3ª della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Città di Castiglion Fiorentino”.
“Ringrazio le insegnanti che durante l’orario scolastico hanno coinvolto gli studenti in questa iniziativa – spiega l’Assessore Stefania Franceschini che aggiunge – “E ringrazio il Consiglio Comunale dei Ragazzi che si è dimostrato sensibile ad un tema purtroppo sempre tristemente attuale. Tutti gli elaborati rimarranno esposti nell’atrio d’ingresso del Palazzo Comunale per tutta la prossima settimana”.
“Secondo un rapporto di Save the Children – spiega il Sindaco junior Nicolò Di Domenico – in molto paesi nel mondo oltre un bambino su cinque vive in aree colpite da conflitti. Parlare della guerra a bambini e ragazzi non è semplice, ma si può parlare di come costruire la pace e comprenderne il suo valore”.