Firenze, 16 marzo 2024 - Per la velocità a cui viaggia la tecnologia, sette anni equivalgono a 70. E sette anni sono la distanza tra l’ultimo libro di Ugo Bardi – “Il futuro del trasporto. Come la mobilità elettrica cambierà la nostra vita”- e il precedente, “Viaggiare elettrico”. Tra i maggiori esperti italiani, Ugo Bardi non si esprime solo sulla questione scientifica, ma anche su quella "sociologica", muovendosi intorno alla mobilità elettrica. Un cambio necessario, visto da molti come una manna e una soluzione a un bel po' di problemi, rifiutato da altri che nel "bel Paese" non vogliono sentir parlare di abbandonare la propulsione "a pistoni". Ma il mondo cambia e cambierà nonostante i nostalgici o saremo pronti ad accogliere le innovazioni che ci aspettano o queste comunque ci travolgeranno. Nel suo libro Bardi fa luce sull'impatto ecologico ed economico che i veicoli elettrici avranno sulla nostra società: la transizione dai veicoli convenzionali a quelli elettrici non significa mantenere l’inefficiente sistema di trasporto odierno né mettere in atto un rapporto 1 a 1 di sostituzione dei veicoli elettrici con quelli a combustione interna, ma piuttosto ripensare il nostro intero sistema di mobilità per garantire che i cittadini possano spostarsi per mezzo di un sistema olistico elettrificato che serva veramente i bisogni umani. Un passo fondamentale per mitigare le sfide ambientali che dobbiamo affrontare, migliorando il tessuto sociale dei nostri centri urbani e rurali. Ugo Bardi è stato docente all’Università di Firenze fino al 2022 e oggi continua la sua attività di ricerca come membro del Club di Roma, della World Academy of Arts and Sciences (WAAS) e del Consorzio Interuniversitario di Scienza e Tecnologia dei Materiali. Ha una intensa attività anche come membro di varie associazioni scientifiche come la sezione italiana della società di dinamica dei sistemi, l'Energy Watch Group (Germania) e l'associazione recentemente costituita "Energia per l'Italia."Si occupa di risorse, ambiente, energia e trasporti. Dai suoi studi sulle risorse minerali, ha dedotto che è urgente sostituire il petrolio con altre fonti e per questo si è impegnato in studi sui veicoli elettrici, utilizzando personalmente dei prototipi e lavorando a un progetto della commissione europea chiamato ramses per lo studio e la realizzazione di un veicolo agricolo elettrico.
CronacaIl futuro del trasporto. Come la mobilità elettrica cambierà la nostra vita