Firenze, 17 novembre 2023 – Vannacci querela Bersani. «Se è possibile dare dell’anormale a un omosessuale, è possibile anche dare del c...one a un generale?», chiese retoricamente l’ex segretario del Pd alla festa dell’Unità di Ravenna. Era il primo settembre scorso, e “Il mondo al contrario“ scritto dal generale dell’esercito ed ex comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, era il tema centrale del dibattito politico e dei talk show. Il pubblico di Ravenna reagì con una risata alle parole dell’ex ministro dell’economia, ma ora i circa tre minuti di un filmato più ampio, ancora presente sui canali YouTube e ripreso da testate televisive, sono il nocciolo di una denuncia che Vannacci, assistito dall’avvocato Massimiliano Manzo del foro di Firenze, ha presentato alla procura della città romagnola. Per Manzo, che ha passato settimane a vagliare i social, quelle di Bersani sono «aggressioni verbali palesemente diffamatorie». «Infatti - prosegue Manzo - a prescindere dalla condivisione o meno delle argomentazioni di Vannacci, sue opinioni personali che a parer mio dovrebbero già essere tutelate dall’articolo 21 della Costituzione che dovrebbe proteggere da attacchi pericolosamente antidemocratici e censure, alcuni ’commenti’ di personaggi, anche molto noti, si sono manifestati in aggressioni offensive, in molti casi di persone che neppure avevano letto il libro». Lo stesso Bersani, a Ravenna, ammise di aver letto «i sommari» del volume che aveva sollevato un polverone. E utilizzò la metafora del «Bar Italia»: «Sciogliamo l’esercito, sciogliamo le istituzioni e facciamo un grandissimo bar dove puoi dare dell’invertito ad un omosessuale, dove puoi dare della fattucchiera a una femminista, dove puoi del negro ad un nero, dove puoi dire ad un ebreo, sì ho capito la shoah però adesso non esagerare. Quel bar lì non sarebbe mai vuoto in Italia». «Scusa - ha proseguito l’ex segretario Dem - ma se in quel bar lì è possibile dare dell’anormale ad un omosessuale, è possibile anche dare del c....one a un generale? Vorrei chiederlo». Linguaggio che, secondo la querela di Vannacci, «non rientra nei limiti della continenza richiesta, scadendo in una volgare offesa gratuita e personale».
CronacaIl generale Vannacci querela Bersani: “Aggressione verbale palesemente diffamatoria”