È cominciato il conto alla rovescia per la Città del Natale. Dal 16 novembre un’intera città si mobiliterà per la rassegna di eventi che ogni anno porta in città oltre un milione e mezzo di visitatori. Un evento che rappresenta anche un’opportunità di lavoro per i giovani. Un esempio? Per le baite del Villaggio Tirolese in Piazza Grande sono arrivate cinquecento domande per 90 posti di lavoro. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, perché diverso è il clima fra ristoranti e bar: se la mancanza di manodopera è ormai cronica, durante la città del Natale si fa sentire più che mai. E il paradosso è che se da un lato c’è la corsa al posto di lavoro temporaneo - sopratutto da parte di ragazzi tra i 19 e i 25 anni - dall’altro i titolari degli esercizi pubblici non trovano personale per rafforzare lo staff in vista del "pienone" che caratterizzerà i prossimi fine settimana. Il leit motiv del grande evento aretino è "Il Natale delle Arti", ispirato anche alle celebrazioni dell’anno vasariano. Tra le novità l’allestimento della grande area verde che domina la città, con la pista del ghiaccio e la ruota panoramica. Qui viene realizzata una delle installazioni luminose più originali e grandi d’Italia e la "Piazzetta della Gratitudine", uno spazio di luce che si spalanca nel bosco. La monumentale Fortezza Medicea ospiterà la Casa di Babbo Natale e il Villaggio degli Elfi, oltre al villaggio meccanizzato Lemax e ad altre attrazioni. Il Palazzo di Fraternita diventa quartier generale delle Lego. In otto anni la Città del Natale ha generato affari per trenta milioni.
Gaia Papi