LISA CIARDI
Cronaca

Il Pd vuole incontrare i vescovi Italia Viva chiede più hospice

Sul suicidio assistito la politica si infiamma dopo l’intervista del cardinale Lojudice a La Nazione. Ceccarelli e Sostegni: "Disponibili al confronto, può essere utile a migliorare ancora il testo".

Sul suicidio assistito la politica si infiamma dopo l’intervista del cardinale Lojudice a La Nazione. Ceccarelli e Sostegni: "Disponibili al confronto, può essere utile a migliorare ancora il testo".

Sul suicidio assistito la politica si infiamma dopo l’intervista del cardinale Lojudice a La Nazione. Ceccarelli e Sostegni: "Disponibili al confronto, può essere utile a migliorare ancora il testo".

Si accende il dibattito sulla legge sul suicidio assistito, che la Toscana potrebbe approvare, prima in Italia. Fra il 10 e l’11 febbraio dovrebbe arrivare in Consiglio regionale il testo scaturito dalla legge d’iniziativa popolare presentata dall’Associazione Luca Coscioni.

Ma ad allargare le spaccature già presenti nel centrodestra come nel centrosinistra, sono arrivate le critiche dei vescovi e l’intervista al cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana e arcivescovo di Siena, pubblicata ieri da La Nazione. Italia Viva, che sembrava sbilanciata verso il sì, sulla scia di una convergenza col Pd cementificata in vista delle regionali, ha posto ieri dei distinguo. E il mancato appoggio dei renziani potrebbe fare la differenza, se sommato alle defezioni dell’ala cattolica del Pd.

"Prima di tutto serve un atto collegato che ponga al centro il concetto di fine vita come morte dolce – ha detto il capogruppo di Iv Stefano Scaramelli, che peraltro viene da Siena, la città di Lojudice – Poi si parlerà di cure palliative, anche a domicilio, con personale dedicato: ogni direttore generale dovrà dimostrare di averci investito il doppio di adesso. Serviranno hospice e ospedali di comunità. Nascere bene e morire bene è la sfida del piano sanitario in essere, che porta la mia firma. Su questo e in linea con la posizione dei vescovi apriremo un confronto serio nei prossimi 10 giorni con le altre forze politiche, anche in considerazione del fatto che Iv non è in Commissione sanità".

Massima apertura al dialogo coi vescovi intanto dal Pd. "Come già detto, siamo felici di incontrare i vescovi toscani e di confrontarci sulla Proposta di legge che stiamo discutendo su un tema importante e delicato come il fine vita – dichiarano il capogruppo Dem Vincenzo Ceccarelli e il presidente della Commissione sanità, Enrico Sostegni – Coi nostri emendamenti pensiamo di aver superato i rilievi di costituzionalità e di legittimità dell’originario testo Coscioni, e lo abbiamo trasformato in una norma procedimentale e di attuazione delle sentenze della Corte costituzionale. Una norma di civiltà che rientra nelle competenze legislative concorrenti delle Regioni. Ma siamo disponibili al confronto, soprattutto se funzionale a un ulteriore miglioramento del testo".

I prossimi giorni dunque saranno densi di confronti. Il tempo d’altronde è poco: ogni proposta di legge d’iniziativa popolare deve arrivare in Consiglio entro nove mesi dalla presentazione. Un termine scaduto a dicembre. I rinvii sono serviti per approfondire il tema, ma l’approdo in aula non può essere posticipato all’infinito.

2 – Continua