Arezzo, 13 novembre 2024 – Il Prefetto di Arezzo in visita a Foiano della Chiana per il Santo Patrono San Martino: incontro con le autorità e celebrazioni cittadine
Il neo Prefetto di Arezzo, Clemente Di Nuzzo, ha visitato Foiano della Chiana lo scorso lunedì 11 novembre, in occasione della festa del Santo Patrono, San Martino. L'evento ha rappresentato un momento significativo per la comunità, caratterizzato da incontri istituzionali e celebrazioni religiose.
Ad accoglierlo sono stati il Sindaco di Foiano, Jacopo Franci, insieme alla Giunta comunale. Durante la visita, il Prefetto ha avuto l'opportunità di scoprire le bellezze storiche e culturali della città, tra cui il prestigioso Museo della Fraternita, noto per le sue opere Robbiane, e la sede del celebre Comitato del Carnevale di Foiano.
“La visita del Prefetto Di Nuzzo è stata un momento cordiale e di grande importanza per la nostra comunità – ha dichiarato il Sindaco Jacopo Franci –. Abbiamo discusso vari temi legati alla sicurezza del territorio e delle numerose manifestazioni che rendono Foiano un punto di riferimento culturale e sociale. È fondamentale sapere di poter contare su un dialogo costante e costruttivo con la Prefettura. Lavoreremo con impegno e in grande armonia per garantire il benessere e la sicurezza di tutti i cittadini”.
Durante la giornata, il Prefetto ha assistito con interesse al corteo delle Associazioni cittadine, partecipando alle celebrazioni per il Santo Patrono. Presente anche il Vescovo, Mons. Andrea Migliavacca, che ha preso parte agli eventi culminati con la Santa Messa solenne nella Collegiata, durante la quale sono state impartite le consuete cresime.
La giornata si è conclusa con una cena conviviale presso la parrocchia della Collegiata, in un clima di unione e partecipazione. “È stata una giornata significativa e profonda per la nostra comunità – ha aggiunto il Sindaco Franci –. Un'occasione preziosa per confrontarsi e riflettere insieme a cittadini, associazioni e rappresentanti delle autorità civili, religiose e militari, rafforzando il senso di appartenenza e coesione”.