Arezzo, 4 gennaio 2025 – Il teatro delle virtù, la mostra che celebra ad Arezzo l’anno vasariano, è stata inserita tra le migliori esposizioni del 2024 e forte di quasi 17mila visitatori a un mese dalla conclusione già medita, prestiti permettendo, di essere prolungata. Finestre sull’Arte che pubblica ogni anno la classifica delle migliori mostre italiane dell’anno appena concluso, ha inserito nella classifica delle migliori mostre 2024 in Italia due riconoscimenti: la
miglior mostra d’arte antica o moderna e la miglior mostra
d’arte contemporanea. Il compito è stato affidato a una giuria di
qualità composta da oltre 100 addetti ai lavori tra giornalisti,
storici dell’arte, critici, curatori, artisti, direttori di musei, galleristi, antiquari. Al nono posto per la categoria Arte antica e moderna, si è classificata la mostra di
punta dell’anno vasariano di Arezzo. Vasari. Il teatro delle Virtù a cura di Cristina Acidini; in corso alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea fino al 2 febbraio. La redazione di Finestre sull’Arte ha inizialmente selezionato una rosa
di 40 candidate, scelte tra le mostre più interessanti dell’anno,
20 per l’arte antica e 20 contemporanee, e a ogni giurato è stato chiesto di esprimersi votando con un voto da 1 a 10 le mostre visitate. La classifica è stata
poi stilata tenendo conto sia del punteggio medio ottenuto, sia
dell’interesse suscitato misurandolo in termini di visite ottenute. «Siamo orgogliosi soprattutto per la città – dice Lorenzo Cinatti Direttore della Fondazione
Guido d’Arezzo - l’anno vasariano ci restituisce Arezzo come
una delle piazze più interessanti per le mostre d’arte. Rispetto alle centinaia di mostre che vengono fatte in Italia, essere al nono posto in classifica è motivo
di grande soddisfazione. Aldilà del riconoscimento degli esperti, c’è poi quello del pubblico: viaggiamo tra 16mila e 17mila presenze e ancora c’è un mese
di mostra. Non solo, probabilmente si andrà verso una proroga, abbiamo scritto a tutti i prestatori e musei e stiamo cercando di capire come prolungare
eventuali prestiti. Nei prossimi giorni il sindaco annuncerà di
quanto allungare l’esposizione. Ci sono le condizione per andare avanti, su quanto a lungo molto dipende dai prestiti, ci sono una serie di manoscritti e disegni che devono essere restituiti per problemi di conservazione, la Chimera invece dovrebbe restare fino all’allestimento della nuova sala all’Archeologico di Firenze».