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Il Presidente Mattarella concede una Medaglia al Valor Militare a Livio Conti, partigiano rigutinese della “Brigata Osoppo”

Ci sono voluti 80 anni per ricordare degnamente Livio Conti, il giovane partigiano della Brigata Osoppo, nato a Rigutino e fucilato dai nazisti il 29 aprile 1945 a San Giorgio di Nogaro

Arezzo, 15 gennaio 2025 – Il Presidente Mattarella concede una Medaglia al Valor Militare a Livio Conti, partigiano rigutinese della “Brigata Osoppo”

Ci sono voluti 80 anni per ricordare degnamente Livio Conti, il giovane partigiano della Brigata Osoppo, nato a Rigutino e fucilato dai nazisti il 29 aprile 1945 a San Giorgio di Nogaro (Udine).

Di Livio e del suo sacrificio se n’era perduta la memoria. Solo pochi anni fa, grazie al lavoro di ricerca di Massimo Pulitini è riemersa dall’oblio la sua storia. Il 25 aprile 2021 Livio Conti è stato solennemente ricordato a Rigutino dalla popolazione, alla presenza di autorità civili e religiose, poi nel 2022 il Sindaco Alessandro Ghinelli ha presentato al Ministro della Difesa una richiesta di ricompensa al Valor Militare. E adesso quella Ricompensa è arrivata.

Su proposta del Ministro della Difesa il Presidente Mattarella ha concesso una Medaglia al Valor Militare alla Memoria di Livio Conti. Questa la motivazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre scorso:

«Partigiano combattente, fervido aderente alla lotta di Liberazione, si rendeva partecipe di ardimentose azioni contro l'invasore nazista. Ferito nell'ultima di queste, mentre, con altri valorosi, tentava di sbarrare il passo alla precipitosa fuga di un reparto nemico, veniva barbaramente fucilato, immolando così la sua giovanissima esistenza per gli ideali di riscossa della Patria». Torviscosa- San Giorgio di Nogaro (Udine), 28 - 29 aprile 1945.

Livio era nato a Rigutino (AR) il 4 novembre 1925 da Zeffiro e Ada Lucci. Quando aveva poco più di 5 anni, la sua famiglia emigrò in Francia e si stabilì a Marsiglia.

Nel 1940 Livio tornò in Italia per studiare, ospite dello zio Solindo Conti a Rigutino. Successivamente entrò a svolgere il servizio di “guardia” presso l’agenzia V (una specie di fattoria) della SAICI (Società Anonima Agricola Industriale per la produzione italiana della Cellulosa) a Torviscosa (UD).

Nel giugno 1944 Livio aderì alle formazioni clandestine del Raggruppamento “Osoppo” prendendo il nome di battaglia di “Cisco”. Fu aggregato al Battaglione “Villa”. Come è noto, le Brigate Osoppo raggruppavano reparti di partigiani di ispirazione cattolica, laica, liberale e socialista. I componenti ebbero quali segni distintivi il cappello alpino e il fazzoletto verde, si chiamavano “patrioti” e si distinguevano dalle formazioni “comuniste” per l’aspirazione ad un futuro stato democratico.

Il 25 aprile 1945 molte città del Nord Italia erano state liberate, ma nel Friuli rimanevano parecchi reparti tedeschi. Anche a Torviscosa c’erano tedeschi. Il 28 aprile il comandante del “Villa” si decise a chiedere la resa ai tedeschi attestati in località La Rotonda. Don Francesco Pituello, parroco di Torviscosa e membro del locale CLN, nelle sue Memorie alla data 28 aprile 1945 scrive testualmente: “All’ora convenuta, due partigiani si presentano all’ufficiale tedesco intimando la resa che è rifiutata, per arrendersi al governo alleato. Allora i Patrioti iniziano l’attacco ed hanno la peggio. Due feriti rimangono in mano ai tedeschi”. E alla data 30 aprile continua: “Nel frattempo giunse notizia che i due feriti nell’azione della Rotonda del sabato sera, giacevano uccisi presso il Cimitero di S. Giorgio. Erano i due partigiani della Osoppo: Guido e Cisco”.

Il 3 maggio ci furono i funerali solenni, ben descritti da don Pituello che ne fu il celebrante: “Alle ore 11 dinanzi ad una folla immensa il Parroco celebrò Messa […] Il trasporto al cimitero è stato solenne. […]. Conti Livio […] guardia alla agenzia V°, [È stato ferito nell’azione della Rotonda del sabato sera 28 Aprile. Trasportato dai tedeschi in ritirata fino a San Giorgio, e presso quel Cimitero venne ucciso dagli stessi nella domenica 29]”.

Dopo un anno dalla tragica fine, il 29 aprile 1946 Livio fu riportato a Rigutino a cura dello zio Solindo Conti. Nel paese che lo aveva visto ragazzino e poi giovane studente, gli fu data solenne sepoltura ed un piccolo monumento nel locale cimitero ne ricorda il sacrificio.

Anche a Torviscosa nel novembre 1946 è stata posta una lapide che ricorda Livio Conti assieme ai suoi compagni come lui caduti per la nostra Libertà.

Adesso Livio Conti ha ricevuto il meritato riconoscimento da quell’Italia per la quale ha sacrificato la sua giovane vita.