Il sogno del soldato Martin si avvera: l'incontro dopo 77 anni con i tre bambini salvati

Un viaggio di pace, memoria e solidarietà di due settimane tra Bologna, la Toscana, Napoli e Roma per presentare il libro sulla sua vita ‘I bambini del soldato Martin’ e realizzare disegni per beneficenza

La foto del soldato Martin con i tre bambini salvati

La foto del soldato Martin con i tre bambini salvati

Firenze, 19 agosto 2021 - “Questa volta non preparo il mio zaino per andare in guerra ma una bella valigia per un viaggio di pace, solidarietà e amicizia”. Il soldato Martin è pronto e raggiante. Settantasette anni dopo lo scatto fotografico che immortalò con il sorriso una tragedia sfiorata sull’ Appennino bolognese. Nove mesi dopo la favola di Natale di un incredibile ritrovamento. Lunedì 23 agosto alle 14.05, proveniente da Miami con scalo a Francoforte, il veterano 97 enne americano Martin Adler atterrerà all’aeroporto “Marconi” di Bologna.

Poco dopo, agli ‘arrivi’ dello scalo felsineo incontrerà dopo 77 anni Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi, i bambini oggi diventati nonni e bisnonni come lui, che salvò e fotografò a Monterenzio sull’Appennino bolognese nell’ottobre 1944 in piena Seconda Guerra Mondiale. Una storia, quella di questa fotografia e il suo ritrovamento, che lo scorso Natale ha fatto il giro del Mondo con migliaia di articoli ed è diventata un libro sulla ancora più incredibile vita del veterano Adler: “I bambini del soldato Martin” (Corsiero editore pagine 160, 120 foto e disegni d'epoca inediti dagli archivi del protagonista) del giornalista e scrittore Matteo Incerti. E’ stato proprio Incerti lo scorso dicembre a rilanciare l’appello social della figlia dell’ex soldato e contribuire al ritrovamento di quelli che il quasi centenario chiama scherzosamente “i suoi bambini per sempre. Ho fatto stampare anche delle magliette: “Martin’s Bambini, Forever Kids Tour!” dice scherzando da Miami. Ora la figlia di Martin Adler, Rachelle Adler, insieme a Incerti hanno organizzato un viaggio e un incontro ricercato tutta la vita da quest’ uomo. Una avventura per questo quasi centenario che sembra anch’essa una favola. Questa volta non più di guerra ma di pace e solidarietà in giro nelle principali città e zone che lo videro protagonista durante il conflitto.

Contro ogni barriera del tempo e fisica, il 97enne Martin Adler tra i primi a vaccinarsi a Boca Raton in Florida dove vive, nonostante da un anno per gli acciacchi dell'età sia costretto in sedia a rotelle, attraverserà l’Oceano e trascorrerà quasi due settimane in Italia. Prima abbracciando per una settimana i tre fratelli Naldi nella Valle dell’Idice sull’Appennino Bolognese, dove sarà ospite del ‘Villaggio della Salute Più’ e poi ripercorrendo le tappe principali della sua Campagna d’Italia, presentando in cinque occasioni il libro “I bambini del soldato Martin” che parla di tutta la sua incredibile vita, corredando il racconto con oltre cento fotografie e disegni che l'americano realizzò nel nostro Paese tra il ’44 e il ’45. A Monterenzio Martin sarà ospite per una settimana del Villaggio della Salute Più del professor Antonio Monti e diventerà il suo ‘quartier generale’ nel bolognese, poi farà tappa a Monghidoro, Ponzalla-Scarperia (Firenze) presso il Museo della Linea Gotica Toscana, Napoli e Roma.

Un viaggio a ritroso nel tempo e nei ricordi di questo americano originario del Bronx e figlio di emigrati ungheresi di religione ebraica. Un viaggio tra l'Appennino bolognese e fiorentino dove ripercorrerà i luoghi delle sue battaglie sulla Linea Gotica, Napoli dove fu tre volte tra il 1944 e il 1945 e tornerà anche per vedere l’Ospedale oggi ‘Monaldi’ dove venne ricoverato tre mesi dopo le ferite riportate sull’Appennino bolognese e infine Roma dove entrò da liberatore fresco di citazione per la Medaglia di bronzo conquistata a caro il 3 giugno 1944 a Rocca Priora sui Colli Albani dove cercò di salvare alcuni commilitoni sotto il fuoco nemico. A Roma Adler verrà ricevuto in Campidoglio dalla sindaca di Roma Virginia Raggi e poi nel Tempio Israelitico e nel Museo dalla presidente Comunità Ebraica della Capitale Ruth Dureghello. “Questa volta sarà un viaggio di pace, solidarietà e festa per suscitare emozioni che facciano sì che le persone possano volersi bene ne abbiamo bisogno tutti– spiega Martin Adler dalla Florida – E’ tutto così incredibile quello che è accaduto da Natale! ”. “Voglio ringraziare le tante persone che stanno contribuendo ad aiutarci con le spese di viaggio , ad oggi sono stati raccolti oltre 4.400 euro per aiutare nelle ingenti spese di viaggio e anche il “Villaggio della Salute Più” di Monterenzio, che mi ospiterà nel bolognese, così come l’associazione Gotica Toscana onlus che ha messo a disposizione l’ assistenza medica ” aggiunge il veterano riferendosi alla raccolta fondi lanciata su Facebook che in due settimane ha raggiunto la cifra di 4.450 euro sull'obiettivo di 10.000. “Quello che avanza lo donerò in beneficenza alla Scuola nel Bosco di Siano” dice Adler.

Una vera gara di solidarietà per rendere meno pesante le spese di viaggio di Martin e sua moglie Elaine, da poco novantenne. Una gara di solidarietà a cui hanno partecipato Il Villaggio della Salute Più del professor Antonio Monti a Monterenzio che come detto li ospiterà una settimana, Agriturismo Il Farneto, Agriturismo ‘La Cartiera dei Benandanti’ a Monghidoro, la Associazione Gotica Toscana Onlus ha messo tra l’altro a disposizione una volontaria Renza Martini, già capo reparto dell'Ospedale di Firenze e volontaria in diverse missioni nel Mondo anche su teatri di guerra come Iraq, Kurdistan iracheno e Gaza che assisterà h24 l’anziana coppia, la libreria Io Ci Sto di Napoli, l’Associazione N’Sea Yet e il Royal Marcella Hotel di Roma. Non contento il vulcanico Martin Adler, realizzerà disegni in ogni città che visiterà farà eventi o presentazioni. ”Sono miei disegni ironici che realizzo al momento, proprio come facevo durante la guerra per dimenticare l’orrore che stavamo vivendo – spiega il veterano- li donerò ad offerta libera per varie associazioni locali. La vita mi ha insegnato che solo aiutando e facendo qualcosa per il prossimo possiamo amare e costruire la pace” dice il veterano dal cuore d'oro, che dopo la Seconda guerra mondiale ha dedicato tutta la sua esistenza, professionale e non, all’aiuto dei più deboli. Dall’assistenza sociale per i veterani, a direttore di un istituto di salute mentale in un sobborgo di New York fino a presiedere e diventare direttore della Keller Foundation, un'associazione no profit che assiste i sordo-ciechi.

Le donazioni dei disegni saranno a favore di Ageop – Associazione Genitori Ematologia e Oncologia Pediatrice Onlus di Bologna in memoria di Irene, una bimba di Bologna di 13 anni scomparsa qualche settimana fa che sognava di incontrare Martin e la cui madre ha aiutato nell’organizzazione di questo viaggio, di ‘N Sea Yet Onlus di Napoli che si occupa di azioni di tutela e volontariato ambientale e sociale a Napoli, dell’Associazione Cardiomiopatie e malattie rare connesse Onlus del ‘Monaldi’ di Napoli, e la Scuola nel Bosco di Siano (Salerno) a cui vanno anche una parte dei diritti del libro scritto da Incerti. A Ponzalla, in provincia di Firenze, in un piccolo campo adiacente al Museo della Linea Gotica Toscana alle 18.30 di sabato 28 agosto si svolgerà anche il “Martin Bowl” uno scrimmage di football americano in onore di Martin che farà il lancio della monetina. Si affronteranno due squadre di Over 45, i Devils Modena e la Old Charity League una selezione di giocatori per lo più bolognesi. I giocatori per partecipare donano un piccolo gettone che andrà in beneficenza all’ Associazione Genitori Ematologia e Oncologia Pediatrice Onlus di Bologna. Proprio a Firenze il 1 gennaio 1945 venne giocata allo stadio di Firenze gremito di soldati americani la seconda partita ufficiale di football americano in Italia. Lo “Spaghetti Bowl”. La prima fu, scherzi di parole il…”Bambino Bowl” a Bari. “Purtroppo ero già ferito e ricoverato a Napoli e così non vidi la partita tra le selezioni della Va Armata e la 12th US Air Force” ricorda Martin.

Durante il viaggio Martin Adler riceverà dal sindaco di Monterenzio Ivan Mantovani la cittadinanza onoraria del paese della Valle dell’Idice, incontrerà anche rappresentanti della Regione Emilia-Romagna e altri sindaci del bolognese. Il 2 settembre a Roma al Tempio Ebraico incontrerà la presidente della Comunità Ebraica Ruth Dureghello, poi nel primo pomeriggio insieme ai tre fratelli Naldi verrà ricevuto in Campidoglio dal sindaco di Roma Virginia Raggi e altri appuntamenti da definire. Ma ha un sogno nel cuore. “Vorrei incontrare il Papa e lanciare un segnale di pace con lui. Questo Papa mi piace. Il mio sogno è la pace tra Israele e Palestina ma in generale in tutto il mondo e ne abbiamo bisogno. Chi come me ha visto la guerra avrà sete di pace fino all'ultimo respiro. “Peace is bella bella”! “dichiara con un gioco di parole Martin Adler.

Maurizio Costanzo