Firenze, 8 ottobre 2023 – Ci sono giorni indimenticabili nella storia della musica. Uno di questi è stato l’8 ottobre del 1971, quando fu inciso in Gran Bretagna quello che sarebbe diventato il brano più famoso di John Lennon, "Imagine". Una canzone iconica, ritenuta tra le più belle della storia della musica, che non a caso la rivista Rolling Stone ha messo sul podio della classifica dei migliori brani musicali di tutti i tempi. Anche se "Imagine" da tempo ha superato i confini della musica, all'epoca, come d'altra parte l'album, fu accolto con freddezza dalla critica, in qualche caso fu quasi stroncato. Lo stesso Lennon non era consapevole dell'incredibile potere di quella musica e di quelle parole. Eppure l'album contiene brani come "Jealous Guy", "How Do You Sleep", il durissimo attacco al suo ex socio Paul McCartney. Brani che sarebbero sufficienti a creare una carriera per un'artista che non fosse John Lennon, già fondatore della leggenda chiamata Beatles, ancora oggi la più potente forza evocatrice creata dal rock. L'otto dicembre 1980, quando aveva solo 40 anni, Lennon fu assassinato da Mark Chapman, da un fan squilibrato che gli sparò di fronte a Yoko a pochi passi dalla loro residenza di New York, il Dakota Building, lo stesso elegante palazzo dove Roman Polanski girò "Rosemary's Baby". Negli otto anni che erano passati dall'uscita di "Imagine", John e la sua musa erano diventati due simboli viventi di pace e di tolleranza, mettendosi al servizio delle cause più nobili. Una scelta che gli è costata l'ostilità dell'amministrazione Nixon che lo fece spiare dall'FBI (ma anche i servizi inglesi si sono occupati di lui) e ha tentato di espellerlo dagli Stati Uniti. Il processo grazie al quale riuscì a ottenere, dopo anni, la Green Card, il documento che permette a un cittadino straniero di abitare negli Stati Uniti, ha fatto epoca. Un genio della musica, colpevole di schierarsi contro la guerra del Vietnam, il Sud Africa dell'apartheid, di frequentare gente come Jerry Rubin, considerato un potenziale pericolo, un uomo da espellere. Una storia, purtroppo, oggi drammaticamente attuale. Lo hanno ucciso prima che potesse vedere quella sua canzone diventare un inno collettivo, una preghiera laica amata anche dai religiosi, una delle poche canzoni capaci ancora di dare una speranza anche nei momenti più bui.
Nasce oggi
Carlo Cracco nato l’8 ottobre 1965 a Creazzo. Oggi il noto chef, premiato con 5 stelle Michelin, compie 58 anni. Ha detto: “La cucina italiana è diventata famosa grazie agli emigranti, quindi grazie ai nostri avi che sono dovuti emigrare a causa di guerre, carestie o per la mancanza di lavoro. C'era chi andava in America, in Australia... portandosi dietro i prodotti e le tradizioni della propria terra: l'olio, i pomodorini, il formaggio e i salumi: la famosa "valigia di cartone". Questa è stata la vera fortuna della cucina italiana”.